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Venezia e il diritto alla cura: migliorare l’accessibilità delle idroambulanze nei rii minori

2025-04-30 attenzione alla cura

 

Azione Venezia vuole richiamare l’attenzione dell’amministrazione comunale e dell’ULSS su un problema che, seppur minore rispetto ai grandi progetti di trasformazione della città, incide in modo concreto sulla qualità della vita quotidiana dei residenti, in particolare dei più fragili.

 

In occasione di recenti episodi personali, alcuni nostri iscritti hanno constatato come, rispetto a dieci anni fa, il servizio di trasporto sanitario via acqua sia sì evoluto tecnicamente, ma abbia anche perso una parte della sua adattabilità ai luoghi più difficili della città storica.

 

Oggi le idroambulanze sono dotate di moderni sistemi di carico e scarico, che rendono più sicuro il trasferimento dei pazienti. Tuttavia, queste innovazioni hanno comportato anche la scomparsa di attrezzature come le tavole larghe che un tempo permettevano l’imbarco anche in punti senza pontili attrezzati, ma con semplici scalini sott’acqua, come capita in molte rive private o nei rii minori.

Di conseguenza, in casi recenti, il paziente è stato costretto a percorrere centinaia di metri a piedi o in carrozzina per raggiungere l’idroambulanza ormeggiata nel Canal Grande o in altri punti lontani, con evidenti disagi soprattutto in condizioni climatiche avverse e per chi ha ridotte capacità motorie.

 

Azione Venezia chiede che si apra una riflessione concreta su questo tema, proponendo:

  • lo studio di soluzioni tecniche che consentano di reintrodurre sistemi di imbarco più flessibili anche sulle idroambulanze moderne, senza compromettere la sicurezza;
  • la possibilità di consentire, per motivi di emergenza, il transito delle idroambulanze anche nei rii attualmente riservati o a traffico limitato, come ad esempio il Rio di San Cassiano, per avvicinarsi il più possibile al domicilio del paziente;
  • una più ampia attenzione, nella programmazione sanitaria e urbanistica, alle necessità dei residenti più anziani e delle persone con disabilità motorie, in coerenza con la realtà demografica della città.

 

Venezia è una città unica, ma è anche una città di residenti che hanno diritto a servizi sanitari accessibili ed efficienti. Non si può pensare solo ai grandi eventi e alle grandi opere: servono anche interventi concreti e quotidiani che migliorino la vita reale di chi in città vive e lavora.

 

Paolo Bonafé – Segretario comunale Azione Venezia

Antonella Cavazzina – Delegata al Welfare Azione Venezia

Venezia, 30/04/2025

Un nuovo Patto per il commercio nel centro storico

2025-04-29 Azione un nuovo patto per il commercio in centro storico2

Il centro storico di Venezia sta vivendo una fase di trasformazione che richiede attenzione, ascolto e azioni concrete. Come Azione Venezia, esprimiamo forte preoccupazione per il progressivo svuotamento del tessuto commerciale tradizionale, aggravato dalla crisi demografica, dal turismo mordi-e-fuggi e dall’espansione incontrollata di attività non radicate nella vita della città.

 

Il commercio locale rappresenta l’anima economica e sociale di Venezia. Difendere le botteghe storiche, le attività artigianali e i negozi di prossimità significa difendere l’identità stessa della città, garantendo ai residenti servizi di qualità e rafforzando una presenza stabile sul territorio.

 

Per questo proponiamo all’Amministrazione Comunale l’avvio di un vero “Patto per il Commercio Veneziano” che, accanto ad un piano di sostegno alla residenzialità imprescindibile per mantenere vivo il tessuto economico cittadino, preveda per le attività commerciali e artigianali:

  • Sgravi fiscali per la creazione e commercializzazione di produzioni tradizionali di qualità;
  • Politiche attive per favorire nuove imprese giovanili del settore;
  • Incentivi per il riutilizzo a questi fini dei locali sfitti e abbandonati;
  • Regolamenti di settore finalizzati a contrastare la desertificazione di esercizi commerciali e artigianali per la cittadinanza e a limitare i punti vendita di bassa qualità dedicati esclusivamente a turisti

 

Valutiamo coerente con quest’ultima linea di azione la proposta di delibera “antipaccottiglia” adottata recentemente dalla Giunta su proposta dell’assessore Sebastiano Costalonga, ora attesa al voto del Consiglio comunale.

Nata da un percorso iniziato nel 2022, punta a regolamentare le attività commerciali nelle aree storiche di Venezia, tutelando e valorizzando il patrimonio culturale e artigianale della città per contrastare il degrado commerciale e promuovere un’offerta di qualità.

Inoltre si garantisce la tracciabilità della produzione per il vetro di Murano attraverso l’esposizione del Marchio Vetro Artistico Murano, si rendono strutturali i controlli periodici della Polizia Municipale e si istituisce una Commissione di verifica per le nuove aperture.

 

Il rilancio del centro storico passa dalla capacità di trattenere la sua comunità, promuovere un’economia autentica e rendere Venezia non solo una meta, ma una città viva e vissuta.

 

Azione Venezia è pronta a portare il suo contributo in ogni sede istituzionale, ascoltando le categorie economiche, le associazioni di residenti e tutti coloro che credono in una Venezia pienamente città.

 

 

Paolo Bonafè – Segretario Comunale – Azione Venezia

Gianluca Maschera – Delegato al Commercio e Sport

Paolo Diprima – Delegato al Programma Finanza e Società Partecipate

 

Venezia, 26/04/2025

 

“Parcheggi gratis nel weekend per dare impulso al centro di Mestre”

2025-04-26 Gazzettino Azione parck gratis nei weekand 

Mestre, [02/04/2025] – Continua senza sosta la chiusura di negozi e attività nel centro di Mestre e nelle zone limitrofe alla piazza e ai luoghi storici della vita cittadina. Ad eccezione di alcune nuove attività, prevalentemente legate alla ristorazione, sono sempre più numerosi i locali commerciali sfitti e abbandonati.

 

Questa crisi, come ben noto, è il risultato di diversi fattori, tra cui la crescente diffusione del commercio online, che ha guadagnato ampie quote di mercato soprattutto dopo la pandemia da Covid-19. A ciò si aggiunge l’elevato costo degli affitti, spesso ingiustificato in un contesto di domanda ridotta, e lo spopolamento di residenti da Mestre verso aree più periferiche.

 

In una situazione così complessa e delicata, riteniamo fondamentale incentivare il ritorno dei cittadini nel centro città, almeno durante il weekend e nei momenti più tradizionali dedicati allo shopping. Combattere degrado e abbandono significa spesso restituire vitalità a spazi ormai dimenticati, promuovendo iniziative che favoriscano la ripresa economica e sociale.

 

Per questo motivo, chiediamo all’amministrazione comunale di istituire la gratuità dei parcheggi nel centro di Mestre nelle giornate di venerdì, sabato e domenica. Consentire ai cittadini di parcheggiare liberamente, senza oneri aggiuntivi, rappresenterebbe un gesto concreto per incentivare la frequentazione del centro e contrastare la tendenza allo shopping nei centri commerciali.

 

Siamo convinti che liberare il centro di Mestre dall’obbligo di pagamento del parcheggio nei fine settimana possa costituire una risposta efficace per rivitalizzare l’economia locale e restituire centralità alla vita cittadina.

 

Paolo Bonafè – Segretario Comunale Azione Venezia

Gianluca Maschera – Delegato al Commercio, Sport e Giovani

Azione Venezia: «La denuncia di A. e B. ci chiamano a responsabilità. Le strade di Mestre non possono essere zone franche»

«Il drammatico racconto di due giovani donne che vivono in strada a Mestre, pubblicato in queste ore dalla stampa locale, è un pugno nello stomaco e non può lasciarci indifferenti» – dichiarano Paolo Bonafè, segretario comunale di Azione Venezia, e Gennaro Marotta, delegato per Mestre e la Terraferma.

 

«A. e B. non sono solo vittime del degrado, sono testimoni dirette del fallimento di un sistema di accoglienza, prevenzione e tutela che oggi a Mestre semplicemente non esiste. Le loro parole ci parlano di paura, solitudine, violenza. Ma anche di un tessuto urbano che si è lacerato nel silenzio e nell’indifferenza delle istituzioni».

 

«È inaccettabile che una parte del centro di Mestre – proseguono Bonafè e Marotta – sia diventata un luogo in cui la criminalità ha stabilito regole proprie, dove la tratta, lo spaccio e lo sfruttamento trovano spazio anche nei vuoti della burocrazia e della politica. Chi vive in strada, chi convive con la dipendenza, ha bisogno di aiuto, non di essere abbandonato o criminalizzato».

 

Azione Venezia chiede con forza un cambio di rotta: «Servono strutture a bassa soglia realmente accessibili, un sistema di accoglienza stabile e non solo emergenziale, una task force sociale che lavori fianco a fianco con le forze dell’ordine. Chi è in difficoltà ha diritto a sicurezza, ma anche a dignità e ascolto. E la comunità ha diritto a vivere in quartieri sicuri e inclusivi».

 

«Il Comune non può più limitarsi a chiudere cancelli – concludono –. Serve una visione complessiva, serve investire in rigenerazione urbana, politiche sociali e sicurezza integrata. Perché Mestre non diventi mai più il simbolo dell’abbandono istituzionale».

 

Firmato:

Ex Telecom e Teatro Momo: basta soluzioni-tampone. Serve una strategia vera di sicurezza urbana e rigenerazione

 

Azione Venezia interviene sullo stato di degrado crescente in alcune zone di Mestre, a partire dall’area dell’ex Telecom e del Teatro Momo, al centro di gravi episodi di violenza e di occupazioni abusive.

 

«Siamo vicini alle cittadine e ai cittadini che ogni giorno vivono nel disagio e nell’insicurezza – dichiarano Paolo Bonafè, segretario comunale di Azione, e Gennaro Marotta, delegato per Mestre e la terraferma –. Ciò che sta accadendo attorno all’ex Telecom è il risultato di anni di immobilismo e di mancanza di visione. Le grate divelte dopo poche ore, i presidi annunciati e mai attivati, gli interventi spot non bastano più. Serve una strategia urbana seria, fatta di prevenzione, rigenerazione e sicurezza costante».

 

Azione Venezia sostiene il presidio fisso delle forze dell’ordine come primo passo, ma lo ritiene insufficiente se non accompagnato da un progetto strutturale di recupero dell’area, da un’alleanza tra Comune, proprietà e forze sociali, e da servizi di prossimità reali.

 

«Non si può più aspettare. Il Comune ha il dovere di trasformare le parole in progetti concreti. Riqualificare non significa solo costruire alberghi o nuovi residenziali, ma restituire spazi pubblici vivi e sicuri alla collettività. Mestre ha bisogno di una politica che tenga insieme decoro, inclusione, legalità e rigenerazione urbana».

 

Azione Venezia ringrazia i cittadini e le realtà che in questi giorni stanno facendo sentire la loro voce con sit-in e proposte alternative. «Serve ascolto – concludono Bonafè e Marotta – ma serve anche una classe dirigente capace di agire con responsabilità. Se non ora, quando?»

 

Firmato:

Paolo Bonafè – Segretario comunale Azione Venezia

Gennaro Marotta – Delegato Azione per Mestre e Terraferma

 

Dal turismo risorse per i cittadini. È questa la direzione giusta

Bonafè e DiPrima: «Contributo d’accesso usato per abbassare la Tari: Venezia può diventare un modello nazionale»

 

Azione Venezia accoglie positivamente la decisione del Comune di destinare un milione di euro del contributo d’accesso – introdotto nei giorni di maggiore affluenza turistica – alla riduzione della Tari per cittadini e attività produttive. Insieme all’impiego dell’imposta di soggiorno e al recupero dell’evasione, la misura consentirà di contenere il costo complessivo del servizio rifiuti, portandolo da 120 a 112 milioni di euro.

 

«È una scelta di buon senso – dichiarano Paolo Bonafè e Paolo DiPrima, esponenti di Azione Venezia – che va nella direzione che auspichiamo da tempo: il turismo deve essere regolato con equilibrio e intelligenza, diventando risorsa e non solo pressione. Utilizzare parte degli introiti per alleggerire i costi a carico dei residenti è un atto di giustizia e lungimiranza».

 

«Venezia ha bisogno di amministratori pragmatici – proseguono – che sappiano trasformare i grandi numeri del turismo in valore per la città, senza ideologismi né slogan. Questa misura dimostra che si può fare politica pubblica seria anche su un tema complesso come quello dei flussi turistici».

 

Azione Venezia continuerà a monitorare l’efficacia del provvedimento e a promuovere un modello amministrativo basato su trasparenza, sostenibilità e attenzione concreta ai bisogni di chi vive e lavora a Venezia.

 

Paolo Bonafè – Segretario Comunale Azione Venezia

Paolo DiPrima – Delegato al Programma e al Turismo Azione Venezia

STADIO NUOVO, ADESSO NON SI SBAGLI LA FUTURA GESTIONE

2025-04-19 Nuova Venezia con lo stadio nuovo progetto di riutilizzo del Penzo a Venezia2

La giornata di oggi è senza dubbio “storica” per quanto riguarda lo sport veneziano, finalmente con il via libera di CONI e Giunta comunale si è dato il via libera alla costruzione esecutiva del nuovo stadio a Tessera all’interno del Bosco dello Sport.

Come Azione riteniamo quest’opera come quella della futura arena, indispensabili per proiettare anche in termini sportivi, sociali e culturali tutta la nostra provincia verso un futuro competitivo e attrattivo.

La scelta dell’impegno finanziario da parte dell’amministrazione comunale nella costruzione dello stesso stadio, e’ comunque stata un “extrema ratio”, dinnanzi ai molteplici fallimenti di progetti privati e mai sostenibili economicamente presentati in questi decenni.

Ben venga questa nuova opportunità di crescita sportiva e sociale per il nostro territorio, resta però fondamentale la fase del futuro affidamento dell’impianto stesso ad una società che sia in grado di garantire una puntuale manutenzione sul lungo termine e ne sappia sviluppare le potenzialità economiche per renderlo fruibile 7 giorni su 7 , sgravando di fatto l’amministrazione comunale da ulteriori aggravi di bilancio futuri.

Si trovi già ora infine, un nuovo utilizzo dello Stadio Penzo che rappresenta ormai un “pezzo” di storia di questa città, e si eviti di abbandonarlo o trasformarlo nell’ennesima attività ricettiva a scapito dei residenti.

Ticket di ingresso: Nullaosta condizionato dall’Unione Europea

2025-04-13 Corriere Veneto Ticket via libera dall'UE ma Azione chiede la registrazione per tutti

E’ arrivata la risposta della Commissione Europea alla denuncia di un cittadino veneziano residente all’estero contro l’introduzione del ticket d’ingresso, considerata contraria al principio di libera circolazione all’interno del territorio comunitario. La Commissione ha ritenuto legittimo applicare il ticket ove finalizzato all’interesse pubblico di conservazione del patrimonio culturale ed ambientale della città.

Ma anche se al momento non vi sono le condizioni per un suo intervento contro il ticket, la Commissione ha assicurato che monitorerà se le modalità operative adottate dal Comune saranno effettivamente idonee a conseguire l’interesse pubblico, riservandosi di intervenire qualora il monitoraggio dei dati da fonti indipendenti rivelasse invece che l’obiettivo non sia raggiunto. Azione non ha mai espresso un’opposizione ideologica nei confronti del ticket, consapevole che sia necessario introdurre uno strumento efficace di controllo degli accessi alla città, da finanziare con un contributo a carico del turista, e non dello Stato e tantomeno del cittadino veneziano. Non siamo neppure contrari all’idea che dal ticket possano derivare risorse economiche da destinare a misure a favore dei residenti per alleviare i pesanti disagi da overtourism. Ma, esattamente come la Commissione Europea, anche Azione ritiene che il ticket sia legittimo solo se persegue l’obiettivo di salvaguardia del patrimonio culturale ed ambientale della città, compresa la tutela della residenzialità senza la quale cultura ed ambiente verrebbero gravemente pregiudicati. E quindi abbiamo già manifestato la netta contrarietà ad esentare dalla registrazione tutti i veneti anche se viene mantenuta l’esenzione al pagamento e continuiamo a richiedere la fissazione di limiti massimi di accesso giornaliero, superati i quali devono scattare misure di forte disincentivazione, e nei casi più gravi di ricorso alle ordinanze sindacali di blocco degli arrivi per ragioni di pubblica sicurezza. Senza questi correttivi al ticket, temiamo proprio che a breve l’Europa lo bloccherà

Paolo Bonafè – Segretario Comunale

Paolo Diprima – Referente al programma e per il Turismo

“Parcheggi gratis nel weekend per dare impulso al centro di Mestre”

2025-04-02 Nuova Venezia Proposta di pack gratis nei fine settimana per incentivare il commercio

Mestre, [02/04/2025]

Continua senza sosta la chiusura di negozi e attività nel centro di Mestre e nelle zone limitrofe alla piazza e ai luoghi storici della vita cittadina. Ad eccezione di alcune nuove attività, prevalentemente legate alla ristorazione, sono sempre più numerosi i locali commerciali sfitti e abbandonati.

Questa crisi, come ben noto, è il risultato di diversi fattori, tra cui la crescente diffusione del commercio online, che ha guadagnato ampie quote di mercato soprattutto dopo la pandemia da Covid-19. A ciò si aggiunge l’elevato costo degli affitti, spesso ingiustificato in un contesto di domanda ridotta, e lo spopolamento di residenti da Mestre verso aree più periferiche.

In una situazione così complessa e delicata, riteniamo fondamentale incentivare il ritorno dei cittadini nel centro città, almeno durante il weekend e nei momenti più tradizionali dedicati allo shopping. Combattere degrado e abbandono significa spesso restituire vitalità a spazi ormai dimenticati, promuovendo iniziative che favoriscano la ripresa economica e sociale.

Per questo motivo, chiediamo all’amministrazione comunale di istituire la gratuità dei parcheggi nel centro di Mestre nelle giornate di venerdì, sabato e domenica. Consentire ai cittadini di parcheggiare liberamente, senza oneri aggiuntivi, rappresenterebbe un gesto concreto per incentivare la frequentazione del centro e contrastare la tendenza allo shopping nei centri commerciali.

Siamo convinti che liberare il centro di Mestre dall’obbligo di pagamento del parcheggio nei fine settimana possa costituire una risposta efficace per rivitalizzare l’economia locale e restituire centralità alla vita cittadina.

Paolo Bonafè – Segretario Comunale Azione Venezia

Gianluca Maschera – Delegato al Commercio, Sport e Giovani

Le contraddizioni di un certo ambientalismo

Si è appena chiusa la fase di raccolta delle osservazioni ai sensi della procedura nazionale di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), finalizzata ad autorizzare la cosiddetta Tresse bis, l’isola artificiale dove conferire i fanghi non riutilizzabili prodotti di scavo in Laguna (che ormai l’esistente Tresse non riesce più a contenere). Come comprensibile, vista la delicatezza e la complessità dell’intervento, sono pervenute molte osservazioni. Da enti (il Comune e la Città Metropolitana di Venezia), associazioni e privati. Alcune di queste sono comprensibili: legittimo, per esempio, interrogarsi sull’impatto visivo e “odoroso” di Tresse bis o sindacare sulla tempistica di presentazione delle varie VIA (in quanto Tresse bis è solo uno dei progetti sottoposti dal Porto alla VIA).

Altre obiezioni però sfidano il buon senso. Alcune associazioni denunciano che la Tresse bis non è conforme al Piano Morfologico della Laguna (PMLV). Piano che risale al 1992 ed è ovviamente superatissimo (le istanze ambientali e socio-economiche essendo radicalmente mutate negli oltre trent’anni trascorsi) ma ancora formalmente vigente perché in questi anni, il nuovo PMLV è stato sistematicamente bocciato, su pressione delle stesse associazioni, proprio perché prevedeva tutti i progetti ora sottoposti alla procedura VIA. Si è, cioè, boicottata l’approvazione di un Piano organico e ragionevole di intervento in laguna e ora si usa il pretesto della mancanza di questo stesso per opporsi a qualsiasi intervento. Insomma, un loop procedurale cercato e voluto e palesemente contraddittorio.

Da sempre noi di Azione sosteniamo che si può e si deve contemperare la doppia sostenibilità, ambientale e socio-economica, e il PMLV ripetutamente bocciato perseguiva esattamente questo fine. La responsabilità della sua mancanza grava proprio su quei soggetti che ora la strumentalizzano. Non è così che si fa il bene della città.

Paolo  Bonafè – Segretario Comunale

Mauro Memo – Delegato alle attività produttive

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1 aprile 2025