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«Il Salone Nautico è la dimostrazione che Venezia può guidare lo sviluppo sostenibile della nautica nell’Adriatico»

A nome di Azione Venezia, esprimiamo il nostro più vivo plauso per il sesto anniversario del Salone Nautico di Venezia, divenuto ormai un appuntamento imprescindibile per la cantieristica locale, per il sistema economico veneziano e per tutta la filiera dell’innovazione nautica nell’Adriatico.

 

Questo traguardo è il frutto di una visione chiara: da un lato, la volontà dell’amministrazione comunale di scommettere su un evento capace di coniugare sviluppo, identità e sostenibilità; dall’altro, la tenacia dei nostri cantieri, dei produttori di imbarcazioni di lusso e di barche della tradizione veneziana, che hanno colto in questa vetrina internazionale un’occasione per rilanciare la propria eccellenza proponendo modelli sempre più innovativi e a basso impatto ambientale.

 

Il Salone Nautico di Venezia è molto più di una manifestazione espositiva: è un contraltare naturale al Salone di Genova, con l’ambizione – oggi fondata – di portare nell’Adriatico quella cultura della costruzione di yacht e della nautica di qualità che ha storicamente trovato espressione soprattutto sul versante tirrenico. Venezia dimostra di poter essere protagonista di questa nuova stagione industriale, in grado di generare valore aggiunto, occupazione qualificata e sviluppo sostenibile, contribuendo in modo concreto al PIL nazionale e al mercato dello yachting italiano.

 

Il nostro apprezzamento va anche al lavoro che si sta portando avanti all’Arsenale, cuore simbolico e operativo di questa trasformazione: un progetto di rigenerazione che fonde tradizione e futuro, aprendo spazi pubblici, rafforzando la vocazione produttiva e rilanciando l’identità marittima della città.

 

Come Azione Venezia, siamo convinti che questa iniziativa debba continuare e crescere, indipendentemente dalle contingenze politiche. Il Salone è oggi uno degli assi strategici di Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, ed è nostro dovere consolidarne i risultati, puntando su filiere territoriali, nuove competenze e internazionalizzazione.

 

A tutte e tutti coloro che lavorano perché questo evento sia ogni anno un successo – dalle istituzioni ai cantieri, dai tecnici agli espositori – va il nostro più sentito ringraziamento.

 

Paolo Bonafè  – Segretario comunale – Azione Venezia

Enrica Missaglia – Delegato trasporti e cantieristica

 

 

Ticket di ingresso: Nullaosta condizionato dall’Unione Europea

2025-04-13 Corriere Veneto Ticket via libera dall'UE ma Azione chiede la registrazione per tutti

E’ arrivata la risposta della Commissione Europea alla denuncia di un cittadino veneziano residente all’estero contro l’introduzione del ticket d’ingresso, considerata contraria al principio di libera circolazione all’interno del territorio comunitario. La Commissione ha ritenuto legittimo applicare il ticket ove finalizzato all’interesse pubblico di conservazione del patrimonio culturale ed ambientale della città.

Ma anche se al momento non vi sono le condizioni per un suo intervento contro il ticket, la Commissione ha assicurato che monitorerà se le modalità operative adottate dal Comune saranno effettivamente idonee a conseguire l’interesse pubblico, riservandosi di intervenire qualora il monitoraggio dei dati da fonti indipendenti rivelasse invece che l’obiettivo non sia raggiunto. Azione non ha mai espresso un’opposizione ideologica nei confronti del ticket, consapevole che sia necessario introdurre uno strumento efficace di controllo degli accessi alla città, da finanziare con un contributo a carico del turista, e non dello Stato e tantomeno del cittadino veneziano. Non siamo neppure contrari all’idea che dal ticket possano derivare risorse economiche da destinare a misure a favore dei residenti per alleviare i pesanti disagi da overtourism. Ma, esattamente come la Commissione Europea, anche Azione ritiene che il ticket sia legittimo solo se persegue l’obiettivo di salvaguardia del patrimonio culturale ed ambientale della città, compresa la tutela della residenzialità senza la quale cultura ed ambiente verrebbero gravemente pregiudicati. E quindi abbiamo già manifestato la netta contrarietà ad esentare dalla registrazione tutti i veneti anche se viene mantenuta l’esenzione al pagamento e continuiamo a richiedere la fissazione di limiti massimi di accesso giornaliero, superati i quali devono scattare misure di forte disincentivazione, e nei casi più gravi di ricorso alle ordinanze sindacali di blocco degli arrivi per ragioni di pubblica sicurezza. Senza questi correttivi al ticket, temiamo proprio che a breve l’Europa lo bloccherà

Paolo Bonafè – Segretario Comunale

Paolo Diprima – Referente al programma e per il Turismo

Contributo di accesso: vediamo l’effetto che fa

Abbiamo già espresso non poche perplessità su come l’Amministrazione ha maneggiato il tema, oggettivamente delicato e complesso, del ticket d’accesso. A partire dal fatto che la stessa continua pervicacemente a non indicare una soglia massima obiettivo dei visitatori complessivi giornalieri.

Tuttavia, ora che la Giunta annuncia la messa in atto sperimentale della misura, ancorché per un numero limitato di date (cosa, secondo noi, sbagliata perché, se sperimentazione dev’essere, questa deve essere il più possibile estesa, proprio per ricavarne il maggiore ritorno possibile in termini di indicazioni operative), la cosa più saggia è stare a vedere quale sarà la risposta. Molti sono gli interrogativi, in termini di risposta del pubblico, di stratificazione dell’utenza, di gestione dei controlli, sull’impatto che la gestione delle eccezioni avrà sugli aventi diritto e sull’effetto di deterrenza concreto che il ticket potrà avere.

Si può essere, legittimamente, scettici sui risultati ma arrivati a questo punto vediamo l’effetto che fa. Senza pregiudizi e verità assolute che nessuno può avere, se ci approcciamo al problema con onestà intellettuale.

Con una conditio sine qua non: le risultanze della sperimentazione devono essere rese trasparentemente pubbliche (per capirsi: esattamente il contrario di quanto è stato fatto per i dati raccolti dalla control room), proprio per consentire che dalle stesse possa generarsi un dibattito sereno e pragmatico sulla sua eventuale applicazione definitiva. Proviamo, una volta tanto, a ragionare sui problemi senza barricate precostituite e avendo in mente il bene della città, dei suoi abitanti e, non ultimo, anche degli stessi visitatori.

 

Paolo Bonafè – Segretario Comunale

Anna Paola Klinger – Responsabile Turismo Venezia

 

 

#ItaliaSulSerio

6 settembre 2023 ​​​