Archivi categoria: Lavoro

Bisogna “inculcare” la cultura della sicurezza per evitare gli incidenti sul lavoro

90DCB39B-8E6D-4F2C-B836-A822B5C1B296IMG-7173

Purtroppo un altro caso di tragedia sul lavoro è accaduto nella nostra provincia, nello specifico a Cona dove un lavoratore di 57 anni è deceduto a seguito delle ustioni causate dall’incendio dei suoi indumenti da lavoro, mentre svolgeva operazioni con la saldatrice. Questo è l’ennesimo caso di tanti di questo inizio anno 2023.  L’INAIL ci segnala che alla data dello scorso 31 dicembre, gli infortuni denunciati nel 2022 sono stati 697.773, in aumento del 25,7% rispetto al 2021, del 25,9% rispetto al 2020 e dell’8,7% rispetto al 2019. Come fare per bloccare questa immane tragedia? In primis si deve “inculcare” la  cultura della sicurezza, a partire dai datori di lavoro e poi nei dipendenti. Si intende per cultura della sicurezza, la modalità con cui le problematiche relative alla sicurezza vengono affrontate nel luogo di lavoro. Ovvero “gli atteggiamenti, le convinzioni, le percezioni e i valori condivisi dai lavoratori in relazione alla sicurezza . In altri termini, il modo in cui ogni organizzazione fa sicurezza. Innanzitutto è importante capire come vengono affrontati nelle piccole e medie aziende i mancati incidenti ( near miss), ovvero quegli eventi accaduti in occasione del lavoro, potenzialmente in grado di generare infortuni o malattie professionali ma che, in quel caso specifico (in quanto notati) non hanno causato alcun danno ai lavoratori.  La cultura della sicurezza di un determinato contesto può essere valutata in termini di maturità, basandosi su come vengono gestiti e si affrontano gli incidenti, quando si verificano. Si parte dalla organizzazione interna dei preposti e responsabili alla sicurezza e si finisce con una organizzazione del lavoro ottimale, con figure chiare in aziende che investono risorse economiche e monitorizzino con i propri preposti i processi di lavoro, gli errori e le violazioni commessi dai diretti responsabili per negligenza, imprudenza e sventatezza. Gli effetti delle carenze latenti possono rimanere nascosti molto a lungo, finché non si associano a disfunzioni attive e danno luogo a un infortunio. Comunemente, la prima reazione quando un errore si trasforma in un infortunio è quella di accusare e punire la persona immediatamente responsabile, questo approccio finisce paradossalmente per peggiorare e compromettere in misura significativa la sicurezza dell’organizzazione. Reazioni di questo tipo presuppongono che l’errore sia dipeso solo dal diretto interessato e che sia ascrivibile a incompetenza, inesperienza e mancanza di impegno. Si distoglie l’attenzione dalla ricerca delle migliorie sistematiche che potrebbero ridurre l’incidenza di futuri errori. Inoltre, è probabile che accusare e punire coloro che commettono errori crei una cultura che scoraggia la comunicazione dei problemi. Quindi gli Organi di vigilanza dovrebbero fare prevenzione e sorvegliare con rigore soprattutto le aziende più piccole perché è li che si innesca il problema legato al Datore di Lavoro, che per ignoranza ( mancanza di una adeguata formazione)  ritiene i costi della sicurezza un problema, cosa che non succede nelle grandi aziende, che  conoscono bene i costi diretti ed indiretti che comportano un fermo lavori per incidenti.  La cultura della sicurezza è quindi formazione ed informazione sulle normative di sicurezza

Paolo Bonafè

RSPP – esperto di sicurezza sul lavoro 

Perché dire si al porto off-shore

2023-04-11 Gazzettino perchè dico si al porto Off shore

Perché dire si al porto Offshore

Come ex manager di società di navigazione e già componente della commissione raccomandatari marittimi sono d’accordo con quanto affermato dal presidente di Assoagenti Michele Gallo oggi sul Gazzettino, perché la politica deve dare risposte, ad una comunità portuale come quella di Venezia, in tempi brevi, perché lo sviluppo dei traffici marittimi si trasforma rapidamente e non attende le lungaggini della burocrazia italiana e soprattutto non possiamo restare in scacco dei soliti soloni del no a prescindere, che purtroppo su Venezia imperversano .
L’economia indotta dai traffici marittimi è di più punti di Pil e lo sviluppo di questa grande area metropolitana è legato anche al suo Porto

Concordo, quindi, che la soluzione al gigantismo navale, che è il frutto dello sviluppo dell’ economia marittima, per Venezia sia il Voops ( Venice Offshore Port System), ovvero riprendere in mano il progetto dell’allora Presidente della Autorità Portuale Paolo Costa ed adattarlo alle nuove esigenze. Visto soprattutto che i fondi del PNRR sono una risorsa alla quale attingere ora o mai più.
Il Porto di Venezia non è soltanto navi da crociera, ma anche tanto altro. È il secondo porto per i container e tra i primi per le merci alla rinfusa . La soluzione Porto Marghera anche per le navi da crociera sta comportando un intasamento tra gli ingressi e le uscite in convoglio nel canale dei petroli e già col traffico odierno è complessa la organizzazione delle entrate ed uscite, soprattutto quando è in funzione il Mose.

Nato come investimento da 2 miliardi per portare le navi portacontainer fuori del porto commerciale, così da supplire al sempre maggiore tonnellaggio e ridurre i tempi di interscambio con i vari Feeder ( navi più piccole che verrebbero caricate rapidamente da grandi gru Paceco), ora può essere visto anche come lo sviluppo del porto crocieristico , visto che già navi da crociera hanno deciso di sostare in rada e portare i passeggeri in città
Il progetto, Costa, lo aveva completato in tutte le sue parti ed era quindi pronto per essere cantierato, poi è cambiato lui e i termini. Ora con il PNRR si può riprendere e spingere per una rapida realizzazione dello stesso

Paolo Bonafé LidoBE076D7F-B496-414A-997A-CE112082C528

L’Italia è una Nazione che alle volte si scorda di essere una penisola con circa 8.000 di costa.

Da tempo, esistono delle priorità che dovranno essere affrontate senza alibi e giustificazioni dal nuovo parlamento e dal nuovo Governo, dando risposte efficienti e immediate al settore portuale marittimo, perché il Paese e il sistema Italia non possono più permettersi di attendere. In primis necessita di una cabina di regia, di uno strumento di ‘Governo’ dell’Economia del Mare, nel suo concetto più allargato, che sia sovraordinato ai singoli Ministeri e che dipenda direttamente dalla Presidenza del Consiglio. Questa non è una priorità, è un’emergenza per un Paese, che sempre di più dipenderà dal mare. Poi il sistema portuale e logistico italiano ha bisogno subito della realizzazione delle nuove infrastrutture, per adeguarlo alle sfide della competitività che questo Paese e i nostri imprenditori devono quotidianamente affrontare, puntando sulle infrastrutture di accesso ai porti (ponti, strade, viadotti, tunnel) e in opere marittime come il dragaggio dei canali. Il dragaggio è una procedura standard per i maggiori porti europei una routine attenta alle problematiche ambientali, ma pur sempre una routine. In Italia è un incubo. Il nuovo Governo dovrà puntare anche sullo snellimento delle procedure.  La semplificazione normativa non è più procrastinabile. A fronte di una semplificazione normativa giusta ed efficace, per esempio, la figura dell’agente raccomandatario marittimo, assume una posizione fondamentale per la tutela degli interessi statali, rispetto delle normative e garanzia dei terzi, a tale scopo il rinnovo della legge professionale deve imboccare una rotta prioritaria. Ultimo, ma non ultimo, Il nostro Paese deve imprimere senza esitazioni un impulso ai processi di digitalizzazione, a partire proprio dalla digitalizzazione della logistica e dalla interoperabilità dei sistemi cosiddetti PCS (Port Community Systems) in una visione sempre più integrata ed europea, esattamente come si sta facendo con ottimi risultati con il PMIS (Port Management Information System) e la futura EMSWe (European Maritime Single Window environment). Nel processo di digitalizzazione non deve essere assolutamente trascurata l’importanza della sicurezza dei sistemi informativi (Cyber Security), annoverata purtroppo tra i principali rischi per le catene del valore a livello mondiale. Come Azione Venezia cercheremo di essere al fianco di questi operatori e professionisti e faremo la nostra pressione politica,  verso i nostri parlamentari e verso il nuovo Governo che verrà,  perché l’economia non ha colore politico ma solo valenza economica.

Paolo Bonafè

Segretario Comunale Azione Venezia

VEMARS – UNA SCUOLA DI FORMAZIONE MARITTIMA CHE NON PUO’ CHIUDERE

Venezia, città vocata al mare, Repubblica Marinara di cui ci accorgiamo solo una volta all’anno al momento del Palio, si sta impoverendo ulteriormente di una sua scuola di élite.

Sono venuto a conoscenza che i consorziati del CDA Vemars hanno messo in liquidazione questa scuola, che ha erogato in questi ultimi trent’anni,  sia i necessari corsi propedeutici all’imbarco ai diplomati nautici veneziani, sia tantissimi altri corsi di formazione per il conseguimento e il mantenimento dei titoli marittimi,  a migliaia di  ufficiali della marina mercantile italiane. 

Dispiace che questa chiusura sia determinata da questioni economiche dovute, prima dalla situazione pandemica e ora dalla mancata erogazione dei contributi annuali che il Fondo Nazionale Marittimi versa ai Centri di Formazione per il personale navigante. Questa e’ una struttura Autorizzata dal Ministero e quindi non dovrebbe essere comunque così semplice chiuderla perchè dovrebbe essere fatta una comunicazione al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e alla Direzione Generale per la Vigilanza sulla Autorità di Sistema.

Inoltre l’Armamento nazionale ha recentemente segnalato una criticità nell’imbarcare marittimi per carenza nelle sezioni coperta e di macchina e che nell’Area del Nord Est questa di VEMARS,  è una delle poche realtà adibite ad effettuare formazione per marittimi.

Non penso poi che tale comnunicazione se inviata agli organi competenti non diventi subito materia di AUDIT da parte di EMSA e della Direzione Generale del MIT

Personalmente ritengo veramente assurdo che gli organi preposti alla amministrazione del Sistema Portuale e di questa città (anche la neonata Fondazione Venezia) non trovino tra le pieghe del PNRR i fondi disponibili per la formazione professionale degli addetti di un settore, la marineria, che per Venezia e per l’intera penisola italiana,  dovrebbe essere una attività primaria. 

Inoltre questa scuola ha a disposizione, grazie al suo direttore Comandante Faraguna, un simulatore ed attrezzature di navigazione uniche in italia, almeno per quanto concerne la dorsale Adriatica. 

Ricordo inoltre che questa scuola erogava i corsi obbligatori, stabiliti dalla Convenzione STCW e dalle normative internazionali, in tema di sicurezza della navigazione e questa decisione creerà molti disagi al personale navigante dell’intera area lagunare e del Nord Est Adriatico. 

Va sottolineato che la formazione rappresenta un fattore di importanza basilare per la sicurezza delle persone imbarcate e per la protezione dell’ambiente marino. Va ricordato che, dai risultati delle analisi degli incidenti navali, il fattore umano rappresenta la causa principale di tali eventi.

Io confido che, con questo appello e sensibilizzazione della pubblica opinione, vi sia da parte dell’ Amministrazione Comunale / Metropolitana e della  Autorità portuale, una presa in carico immediata della situazione,  intervenendo sia sui costi di affitto della sede, situata all’ interno dell’area portuale, sia per finanziare l’avviamento dei corsi  previsti. 

La scuola si trova in una situazione di fallout per i costi, non per la mancanza di domanda, da parte dei potenziali fruitori, pertanto il contributo di aiuto delle amministrazioni, sarebbe solo temporaneo, poiché con il riavvio delle attività la scuola ritornerebbe ad auto sostenersi.

Quindi ancora più  sciocco sarebbe perdere questo patrimonio di conoscenza e competenze .

Come ex ufficiale di marina ritengo un grave errore questa miopia politica veneziana,  che nel  2004 ha già visto la perdita dell’Adriatica di navigazione , società di navigazione di preminente interesse nazionale ( operazione umanitaria in  Libano ed Albania) e portava il simbolo del leone alato sui mari

Miopia politica sarebbe quella di perdere la nostra vocazione marinara e quindi auspico con questo appello ad un sussulto di orgoglio e di un impegno della intera comunità portuale e della Amministrazione della Città Metropolitana, per far desistere il CDA  di VEMARS a mollare, non solo dando un contributo alla salvezza di questa scuola, ma anche condividendone la mission . 

Paolo Bonafé 

Segretario Comunale Azione Venezia ed Ex ufficiale di Marina

La leadership futura non potrà prescindere dal benessere delle persone

saleute e benessere sul lavoro

Dopo gli sconvolgimenti causati dalla crisi del COVID-19, le aziende stanno cercando di riprendersi e, cosa più importante, di prepararsi ed organizzarsi per il futuro.

Il 2020 ha fatto rimettere in discussione le tradizionali premesse su cui si fondano l’operatività delle aziende e la vita delle persone. Le aziende si sono rese conto della fragilità della loro rete fornitori, della loro vulnerabilità ai mercati e delle nuove esigenze dei clienti. Nell’adattarsi a questa nuova realtà, molte di esse si sono orientate al cambiamento delle loro metodologie commerciali. La tecnologia poi ha avuto un avvento su tutto ciò che è commerciale, basti pensare agli acquisti on line, che sono aumentati a dismisura, o allo stesso smart working.

È ormai palese che non esiste leadership senza leadership tecnologica. La recente rapida accelerazione digitale ha fatto della tecnologia la base della leadership globale.

Le aziende hanno anche appreso che leader non aspettano la “nuova normalità” ma la creano. I profondi cambiamenti richiedono un progetto coraggioso e un ruolo di primo piano per la tecnologia. Non si tratta solo di far ripartire il business ma di sfidare le convenzioni ed elaborare una nuova visione per il futuro.

In questo futuro, le aziende sono in grado di generare un significativo impatto sul mondo; il successo finanziario costituirà solo un aspetto della leadership. È un’occasione unica per ricostruire un mondo migliore di quello pre-pandemia. Ciò significa ampliare la definizione di valore, includendovi anche il benessere delle persone, l’impatto sull’ambiente, una maggiore inclusività e altro ancora.

All’orizzonte si profila un futuro diverso da quello che il mondo si aspettava. Mentre tale futuro prende forma, non ci sarà spazio per chi resta ancorato al passato. Meglio essere spettatori o protagonisti del cambiamento? Le persone sono pronte per qualcosa di nuovo ed è arrivato il momento che le aziende si adeguino. Let there be change.

Paolo Bonafè

Lido di Venezia

foto immagine (2)

curriculum vitae

BONAFE’ PAOLO

foto immagine (2)

Esperienze lavorative e professionali

Delegato alla Sicurezza e Responsabile acquisti Industria Nautica Venezia – IN.NA.VE SPA – Venezia, Ve (DAL 02/2018 AD OGGI )

  1. Responsabile Sicurezza ed Ambiente, Dirigente alla Sicurezza (formazione Punto Confindustria – corso di 24 ore). In tale veste:
    • Garantisco la corretta applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro sulle procedure e regole aziendali ( D.lgs 81/2008);
    • Gestisco le attività di informazione e formazione del personale, nonché nella gestione e supervisione dei dispositivi di protezione individuali DPI;
    • Provvedo alla organizzazione di prove di evacuazione e al monitoraggio dei fabbisogni di documentazione, Cartellonistica e dotazioni di protezione collettiva; Provvedo all’Attuazione dei protocolli di prevenzione diffusione COVID-19.
    • Provvedo alla Gestione e al monitoraggio dei piani di adeguamento e miglioramento sulla Sicurezza;
    • Presidio gli aspetti tecnici e normativi sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
    • Partecipo alle riunioni periodiche e alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro con gli OdV;
    • Monitorizzo ed individuo i fattori di rischio, provvedo alla valutazione rischi con il DL, RSSP e MD ed Insieme provvediamo alla individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa in base alla conoscenza dell’organizzazione aziendale, Elaboro misure preventive e protettive e i relativi sistemi di controllo,
  2. Responsabile Approvvigionamenti di una centrale acquisti di gruppo
  3. Consigliere di Amministrazione Delegato Ambiente
  4. Redazione degli ordini / commesse lavori sulle imbarcazioni dei clienti,
  5. Gestione della manutenzione dei macchinari di sollevamento, trasporto e trazione quali: Travel lift, 2 Grù 3 e 10ton, Fork lift, Trattori carrelli e carri semoventi per imbarcazioni e materiale di rizzaggio.
  6. Gestione della manutenzione delle attrezzature da lavoro (macchinari utensili e per le lavorazioni di cantiere)
  7. Specializzazione professionale quale Ispettore per le verifiche periodiche sulle imbarcazioni da diporto ( corso 20 ore ANCCP Agency)

Formatore sulla Sicurezza Istituto di Istruzione Superiore “G.A. REMONDINI” – BASSANO DEL GRAPPA, VI (DAL 02/2021 AL – 03/2021)

  • Formatore in corso di aggiornamento e formazione continua in materia di Sicurezza (come previsto dal D.lgs 81/2008; L. 107/2015 e Accordo Stato/Regioni del 26/01/2012) su FORMAZIONE SULLA SICUREZZA RISCHIO BASSO/MEDIO/ALTO come attività di PCTO al fine della partecipazione di Studenti a Stage. CORSO di 12 ore per la Classe 3T e di 2 ore ( ultimazione) per la classe 4T
  • TOTALI 14 ORE

Formatore corsi sulla Sicurezza Venice Maritime School – Venezia, Ve (DAL 02/2020 AL 02/2020)

  • Formatore in un corso di Aggiornamento e formazione continua in materia di Sicurezza - Corso di addestramento per marittimi designati a svolgere compiti di Security (cod. 000002-SSD-2020) -
  • durata Corso 12 ore -

Responsabile e Technical Naval Superintendent Compagnia Italiana di navigazione – Tirrenia SpA – Venezia, Ravenna, Ancona, Termoli, Catania,Livorno, Ve, Ra, An, Tm, Ct , Li ( DAL 07/2012 AL 02/2018)

  • Technical Naval Superintendent incaricato delle navi della flotta Tirrenia – Compagnia Italiana di navigazione SpA, operanti sul Porto di Livorno, Olbia e Cagliari dal 01/06/2015 al 23/02/2018
  • Technical Naval Superintendent e Responsabile Ufficio Tecnico ed Acquisti della sede di Venezia di Tirrenia di navigazione SpA e poi di Tirrenia – Compagnia Italiana di navigazione SpA, gestendo con n.4 unità professionali e gestendo le navi della flotta che operavano nei porti della Dorsale adriatica di Ravenna, Ancona, Bari, Termoli e di Catania dal 4/2004 al 31/05/2015
  • Responsabile Ufficio Approvvigionamenti e Bunker di Adriatica di navigazione Spa Venezia dal 2/2002 al 04/2004 e prima Ispettore Tecnico e Responsabile Magazzini della stessa società dal 12/1986 al 2/2002

La funzione di Technical Naval Superintendent di un Società di Navigazione, leader nei collegamenti marittimi, consiste nella figura di interfaccia funzionale e direzionale tra la nave, le direzioni aziendali e gli enti di classifica. Le Attività principali sono:

  • Assicurare l’esercizio e la manutenzione dei mezzi navali della società operanti sulla dorsale adriatica, nonché di navi noleggiate all’estero; Indagare, analizzare (troubleshooting) e risolvere i guasti di macchinari a bordo dando supporto al comando nave e alla direzione di macchina;
  • Verificare la corretta compilazione dei registri di sicurezza, ovvero che siano eseguiti regolarmente ispezioni e i controlli nel rispetto delle scadenze e riportate sui registri manutenzione ed ispezione;
  • Preparare e collaborare al buon esito delle visite, ispezioni e prove richieste dal mantenimento delle certificazioni di cui sono in possesso le navi di propria responsabilità;
  • Preparare documenti di analisi sugli incidenti, mancati incidenti, avarie, sinistri, non conformità ed osservazioni , che coinvolgano apparati e strutture delle navi di propria responsabilità;
  • Rispettare il budget per la manutenzione dei mezzi;
  • Assicurare l’espletamento delle attività necessarie per il mantenimento delle certificazioni nave d’intesa con la funzione SIC e TECN;
  • Assicurare l’indicazione delle specifiche delle forniture e prestazioni necessarie per le attività di propria competenza;
  • Pianificare, organizzare e sovraintendere in autonomia e sulla sorta di direttive operative generali impartite dalla Direzione Operativa le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria da applicare alle navi di propria responsabilità nel corso dell’anno;
  • Verificare la perfetta efficienza delle unità di competenza e identificare in collaborazione con il comando nave le aree di miglioramento dal punto di vista della sicurezza e dell’efficienza operativa;
  • Verificare che gli interventi tecnici e manutentivi, commissionato a ditte, professionisti esterni, squadre di manutenzione aziendali o gli equipaggi delle navi sociali, siano eseguiti secondo il capitolato , i regolamenti tecnici applicabili, le disposizioni della DOP, ed alle norme di legge;
  • Presenziare ed offrire assistenza a prove e collaudi;
  • Supervisionare le prove degli impianti di emergenza e sicurezza nave, assicurandosi del buon funzionamento degli impianti ma anche dei locali e dei macchinari; Istruire pratiche per l’ottenimento di permessi, autorizzazioni etc per la realizzazione degli interventi;
  • Presenziare e condurre le visite condotte dalla Amministrazione ed ente tecnico per il rilascio delle certificazione nave;
  • Vigilare sulla corretta applicazione delle norme di sicurezza sul lavoro; Sorvegliare e sovraintendere ai lavori in bacino con l’ausilio del responsabile ufficio tecnico;
  • Vagliare la fattibilità tecnica ed economica degli interventi tecnico‑manutentivi e delle forniture richiesti dai comandi nave;

Coinvolgimento nella redazione e Responsabilità per il mantenimento del budget previsto per le navi di competenza;

Commissario Commissione Raccomandatari Marittimi Camera di Commercio Ravenna e Rimini – Venezia, Ve (DAL 07/2010 AL 07/2015)

Commissario nominato dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti in concerto col Ministro dello sviluppo Economico su indicazione della Federlinea (Federazione Armatori) a componente la commissione istituita presso la Camera di Commercio di Ravenna e Rimini per la Tenuta dell’albo Raccomandatari marittimi e quale commissione di esame per nuovi raccomandatari

Commissario Commissione Raccomandatari Marittimi Camera di Commercio di Venezia e Chioggia – Venezia, Ve ( DAL 07/2006 AL 07/2015)

Commissario nominato dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti in concerto col Ministro dello sviluppo Economico su indicazione della Federlinea (Federazione Armatori) a componente la commissione istituita presso la Camera di Commercio di Venezia e Chioggia per la Tenuta dell’albo Raccomandatari marittimi e quale commissione di esame per nuovi raccomandatari

Vicepresidente – Consigliere di Amministrazione Alilaguna Spa – Venezia, Ve ( DAL 06/2009 AL 06/2014)

  • Consigliere di amministrazione e Vicepresidente
  • Posizionamento degli obiettivi organizzativi in linea con la mission aziendale, favorendo in questo modo la crescita del fatturato, del profitto e del business attraverso lo sviluppo di strategie di collaborazione.

Consigliere di amministrazione A.C.T.V. SPA – Venezia, Ve ( DAL 12/2005 AL 06/2013)

  • Consigliere di amministrazione
  • Sviluppo e implementazione di nuove strategie e politiche aziendali in collaborazione con la dirigenza allo scopo di identificare e perseguire obiettivi di business a lungo termine, fornendo così all’azienda una leadership organizzativa solida e sostenibile.
  • Conseguimento di un aumento dei profitti tale da garantire all’azienda la leadership di settore mediante la trasformazione dei piani strategici e l’allineamento degli obiettivi allo scopo di sfruttare a proprio vantaggio l’andamento dinamico del settore.

Consigliere comunale e Presidente Comm. Bilancio Comune di Venezia – Venezia, Ve ( DAL 04/2000 AL 04/2005)

  • Consigliere Comunale – Presidente della Commissione Bilancio, Tributi e Patrimonio

Analisi di priorità e criticità con l’obiettivo di identificare tempestivamente le migliori soluzioni ai problemi prediligendo un approccio cooperativo e pragmatico

 

Ufficiale della marina militare Marina Militare Italiana – La Spezia – Messina, LS + ME ( DAL 04/1985 AL 07/1986)

  • Partecipazione con i mezzi della Marina Militare a missioni di crisi su territorio italiano volte alla protezione delle acque nazionali.
  • Attività di Responsabilità quale Ufficiale di rotta della pianificazione e gestione delle operazioni di pianificazione viaggi, Responsabile Reparto Operativo e Vice responsabile Servizio Telecomunicazioni. Funzioni svolte a bordo della nave Proteo e del coordinamento del personale di bordo, militare e civile.

 

Allievo Ufficiale Adriatica di navigazione Spa – Venezia, Ve ( DAL 06/1984 AL 09/1984)

  • Compilazione delle check list relative allo svolgimento di operazioni di routine e redazione di relazioni tecniche sugli eventuali interventi di riparazione
  • Controllo delle scorte e approvvigionamento di pezzi di ricambio, materiali e componenti di manutenzione.

Responsabilità di guardia in Plancia e di Allievo Commissario

Istruzione e formazione

FORMATORI alla SALUTE e SICUREZZA : SICUREZZA e AMBIENTE

BETAFORMAZIONE – Lugo (Ra), 07/2021

  • Corso di Abilitazione professionale a FORMATORE alla Salute e Sicurezza ( riferimento normativo D.LGS 81/2008 ART. 6, COMMA 8, Lettera M-BIS, Decreto Interministeriale del 6 Marzo 2013, Accordo Stato-Regioni del 7 Luglio 2016)

corso di 24 ore

Iscrizione Albo Professionale di Categoria

R.S.P.P. (art. 32 e 34 Dlgs 81/2008) – ASPP : Sicurezza sul lavoro

FENIMPRESE – BETAIMPRESE – LUGO (Ra), 03/2021

  • Abilitazione professionale a RSPP – Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione ( riferimento normativo D.lgs 81/2008, art. 32 e Art. 34, Accordo Stato Regioni del 26 gennaio 2006 e Accordo Stato Regioni del 7 Luglio 2016 ) grazie al conseguimento dei seguenti attestati di corso:
  • RSPP Modulo A – corso di 28 ore
  • RSPP ( ASPP) Modulo B ‑ corso di 48 ore – Comune a tutti i settori produttivi
  • RSPP Modulo C ‑ corso di 24 ore ‑ Specializzazione per la sola funzione di RSPP

totale 100 ore di formazione

iscrizione all’Albo dei professionisti del settore

 

ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO : SICUREZZA SUL LAVORO

Safengineering – Martellago Venezia, 03/2021

CORSO DELLA DURATA DI 12 ORE

DAL 15/03/2021 AL 19/03/2021

 

ADDETTO ALLA PREVENZIONE INCENDI RISCHIO MEDIO : SICUREZZA SUL LAVORO

Safengineering – Martellago Venezia, 12/2019

CORSO DELLA DURATA DI 8 ORE

EFFETTUATO IN DATA 12/12/2019

 

FORMAZIONE SPECIFICA SULLA SICUREZZA RISCHIO ALTO : SICUREZZA SUL LAVORO

SAFENGINEERING – Martellago Venezia, 10/2019

CORSO DELL DURATA DI 12 ORE

DAL 15/10/2019 AL 23/10/2019

 

ISPETTORE CERTIFICAZIONE IMBARCAZIONI DIPORTO : SICUREZZA TECNICA E DELLE STRUTTURE

ANCCP CERTIFICATION AGENCY – Livorno, 04/2019

CORSO DI DURATA 20 ORE

DAL 16 AL 19 APRILE 2019

 

FORMAZIONE GENERALE DEI LAVORATORI SULLA SICUREZZA : SICUREZZA SUL LAVORO

SAFENGINEERING – Martellago Venezia, 11/2018

CORSO DALLA DURATA DI 4 ORE

EFFETTUATO IL 28/11/2018

 

FORMAZIONE PER FORMATORE : Sicurezza sul Lavoro

Venice Maritime School – Venezia, 06/2017

  • Corso di Abilitazione professionale a FORMATORE riconosciuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con Decreto 800/2016 del 19/08/2016
  • Totale ore corso 32 (dal 13/06/2017 al 17/06/2017)

VOLONTARIO DELLA CROCE ROSSA ITALIANA : SICUREZZA E SALUTE

CROCE ROSSA ITALIANA – Livorno, 02/2017

CORSO DALLA DURATA DI 100 ORE

DA OTTOBRE 2016 A FEBBRAIO 2017

 

UFFICIALE MARINA MILITARE – ROTTA E COMUNICAZIONI : Marittimo – Militare

Accademia Navale di Livorno – Livorno, 03/1985

  • Corso 79/AucD per Ufficiali di Complemento della Marina Militare a seguito di partecipazione e superamento di Concorso Nazionale per AUCD
  • Licenziato con il grado di Aspirante Guardiamarina ed imbarcato su nave PROTEO con la qualifica di Ufficiale di Rotta, Capo Reparto Operazioni, Vice capo servizio telecomunicazioni, successivamente promosso Guardiamarina ed abilitato alla Guardia in Plancia.
  • Congedato con note eccellenti dopo aver percorso 10.000 miglia di navigazione a bordo di una nave ausiliaria PROTEO assunta a comando in capo operazioni di dragaggio del mare di Sicilia.
  • Immesso tra gli ufficiali della riserva e nel 1997 promosso a Sottotenente di Vascello (STV) in promozione a Tenente di Vascello (TV) ]

DIPLOMA NAUTICO DI ASPIRANTE AL COMANDO DI NAVI : Nautico – Marittimo

Istituto Tecnico Nautico ” Sebastiano Venier” – Venezia, 07/1983

  • Diploma Nautico conseguito presso l’ Istituto Tecnico Nautico ” S.Venier” di Venezia – indirizzo Capitani con abilitazione ad ” Aspirante al Comando di navi della Marina Mercantile”

Valutazione finale 50/60

 

Obiettivi conseguiti

Competenze sulla Sicurezza NAVALE grazie al conseguimento di titoli a seguito di corsi di formazione previsti dal Dlgs 81/2008 e dalla Convenzione STCW78

  • Competenze sulla Sicurezza del lavoro come previsto dal T.U. D.lgs. 81/2008 grazie ad un percorso formativo che mi ha portato ad acquisire l’abilitazione professionale a RSPP ( Responsabile per il Servizio di Prevenzione e Protezione), grazie agli Attestati formativi Modulo “A” (28 ore), Modulo “B” (48 ore) e Modulo “C” ( 24 ore) per un totale di 100 ore di formazione da marzo a luglio 2021 .
  • Competenze sulla Formazione sulla Sicurezza del lavoro come previsto dal T.U. D.lgs. 81/2008 grazie ad un percorso formativo che mi ha portato ad acquisire l’abilitazione professionale a FORMATORE, grazie agli Attestati formativi DI Formatore per la Sicurezza (24 ore – luglio 2021) e di Formatore Convenzione STCW (64 ore – giugno 2017)
  • Competenze informatiche su Sistema operativa Windows
  • Competenze su programma gestionale/ Software professionale SAP R4.
  • Competenza su programma gestionale/ Software professionale METODO.
  • Competenza su programma gestionale/ Software professionale ESOLVEN
  • Competenze sulla Gestione della posta elettronica e sui web browser (Crome, Explorer, Safari etc.)
  • Competenza su Social Media
  • Competenza su Certificazioni per Verifiche tecniche Imbarcazioni da diporto
  • Competenze su Gestione e Manutenzione Navale
  • Competenze su Gestione Avarie e rapporti con Assicurazioni e Broker
  • Competenze informatiche – Utilizzo di Microsoft Excel per sviluppare fogli elettronici per il monitoraggio dell’inventario.

Competenze informatiche – Utilizzo di Microsoft Word, Excel , Powerpoint, Paint, Adobre Rider per la gestione delle pratiche aziendali

Attività di Formatore

L’obbligo di effettuare formazione in materia di sicurezza è sancito dagli Accordi Stato / Regione del dicembre 2011 che ne definisce la figura.

Tali aspetti sono previsti già dal Dlgs 81/2008 all’art. 6 comma 8, lettera m-bis, dal Decreto interministeriale 6 marzo 2013, dall’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 201632 e dal Decreto Interministeriale del 06/03/2013.

Rientrando come professione, esperienza e mansione lavorativa e come formazione nei sei parametri previsti ho iniziato la mia opera come formatore in corsi sicurezza.

Tale attività, parallela alla mia attuale professione ed eseguita non in modo continuativo, è una attività che mi appassiona molto e che voglio continuare e coltivare nel tempo.

Profilo professionale

  • Quale Responsabile della Sicurezza e dell’Ambiente, quale Consigliere di Amministrazione Delegato all’Ambiente e quale Dirigente alla Sicurezza di Industria Nautica Venezia – IN.NA.VE. SpA gestisco, per il datore di Lavoro, le attività di sorveglianza, prevenzione, protezione e valutazione dei rischi aziendali e della formazione continua del personale e degli approvvigionamenti dei DPI , in accordo con l’RSPP aziendale e il Medico Competente, così come previsto dai vari articoli e commi del T.U. -Dlgs 81/2008. Ho partecipato e coordinato le procedure di Rinnovo del Certificato Prevenzione Incendio ( CPI) quinquennale del Cantiere nel 2019 e di Rinnovo del Certificato di Sicurezza Antincendio Area Distributore Combustibili del Cantiere nel 2020.

 

  • Ho acquisito l’abilitazione professionale di RSPP / ASPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione) a seguito del conseguimento delle attestazione dei Corsi di RSPP Modulo “A” + Modulo “B” + Modulo “C” con FENIMPRESE – BETAIMPRESE ( per un totale di 100 ore di corso);

 

  • Ho acquisito l’abilitazione professionale di FORMATORE su Salute e Sicurezza a seguito del conseguimento della attestazione del Corso di FORMAZIONE PER FORMATORI per la Sicurezza con

BETAFORMAZIONE ( 24 ore di corso) . Quale Formatore Ho già tenuto due docenza in due corsi: il primo di 12 ore sulla formazione alla Sicurezza e alla Security sulle navi nel 2020 e il secondo di 14 ore sulla Formazione Generale alla Sicurezza Rischio Alto presso l’Istituto Scolastico Superiore Tecnico G.A. Remondini di Bassano del Grappa per la formazione di studenti agli stage lavorativi.

 

  • Quale Responsabile Approvvigionamenti di Industria Nautica Venezia – IN.NA.VE. SpA sono dedito al miglioramento continuo dei processi di approvvigionamento di beni e servizi a fronte alla rapida evoluzione e trasformazione dei mercati. Ho partecipando al rinnovo delle Concessioni Demaniali Decennali con APV di Venezia delle due Darsene di Cantiere e sto seguendo le procedure di rinnovo della U.A. Autorizzazione Unica Ambientale del Cantiere con relativa nuova progettazione scarichi acque reflue dell’area in cui opera la società. Nella mia attuale posizione lavorativa mi interesso anche di Gestione Commesse Clienti Diportisti e ho affinato la mia competenza tecnica nelle barche da diporto e a vela grazie a un corso di ispettore per la verifica periodica sulle imbarcazioni da diporto e gestisco la manutenzione delle attrezzature di lavoro e degli impianti/macchinari di cantiere quali : Travel Lift, Grù a colonna da 3 e 10 tonn. , Carroponti, Carrelli elevatori e carrelli semoventi.

 

  • Quale Techinical Naval Superintendent, Responsabile Tecnico e Responsabile Approvvigionamenti di: Adriatica di navigazione. SpA,; Tirrenia di navigazione SpA.; Compagnia Italiana di navigazione SpA; ho maturato una trentennale esperienza nella gestione delle manutenzioni navali, nella gestione tecnica ed acquisti . Per queste compagnie ho maturato anche un esperienza all’estero gestendo tre navi noleggiate da Tirrenia alla Compagnia di navigazione spagnola

 

  • Sono un responsabile operativo scrupoloso, che dimostra una leadership efficace in tutti gli aspetti del lavoro.

 

  • Sono un manager affidabile ed entusiasta, dotato di spirito di squadra, con una forte etica nel lavoro e capacità avanzate di soluzione dei problemi complessi e di problem solving

Sono un professionista dei trasporti e della logistica, per essere stato Consigliere di Amministrazione di importanti società impegnate nel trasporto di beni e persone quali ACTV SpA e Alilaguna SpA impegnate nel Trasporto Pubblico di Linea a Venezia, oltre ad essere un esperto nella

gestione dei materiali e nella riconciliazione dell’inventario.

 

Capacità e competenze

IN AMBITO SICUREZZA ED AMBIENTE

  • Conoscenza della normativa sulla sicurezza degli impianti
  • Corsi di formazione sulla sicurezza e sull’igiene
  • Completa formazione sulla sicurezza base, media e rischio alto
  • Conoscenza della Legislazione generale sulla sicurezza e competenza e Conoscenza in materia di normative sulla sicurezza sul lavoro
  • Formazione del personale addetto alla sicurezza
  • Controllo e mantenimento delle conformità alla normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Analisi ed individuazione fattori di rischio, valutazione rischi e individuazione misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa in base alla conoscenza dell’organizzazione aziendale, elaborazione di misure preventive e protettive e sistemi di controllo, elaborazione di procedure di sicurezza per le attività aziendali, proposizione di programmi di informazione e formazione lavoratori, partecipazione alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro con RSPP e Medico Competente

IN AMBITO TECNICO ED APPROVVIGIONAMENTI

  • Negoziazione dei contratti
  • Riduzione e contenimento dei costi
  • Gestione del rapporto con i fornitori
  • Capacità organizzative e di pianificazione
  • Comunicazione efficace
  • Predisposizione al lavoro di squadra
  • Leadership
  • Criteri di classificazione dei rifiuti
  • Abilità di ispezione e di controllo
  • Dimestichezza con gli strumenti informatici

 

Lingue

Inglese :                                     B1

foto immagine (2)

PORTUALITA’ : TRA LAVORO E SICUREZZA

Importante tavola rotonda sulla Portualità quella che si è svolta lunedì 9 marzo 2015 organizzata con il Candidato Sindaco di Venezia Felice Casson e che ha visto, oltre alla presenza del Senatore Marco Filippi (Capogruppo PD in Commissione Lavori Pubblici ed Infrastrutture Trasporti e profondo conoscitore delle problematiche portuali), quella di importanti rappresentanti imprenditoriali e degli operatori portuali veneziani

Chiaramente nella complessità delle problematiche che oggi interessano la Portualità e, volendo dare come taglio all’incontro la ricerca di soluzioni che coniughino lavoro con la salvaguardia della città, non si poteva non partire dagli effetti del decreto Clini – Passera del 2012 che di fatto ha vietato il passaggio delle grandi navi in bacino San Marco e nel Canale della Giudecca, identificando le navi tra quelle di stazza lorda superiore alle 40.000 tons.

Decreto che è stato poi oggetto di ricorsi e per il quale vale l’attuale norma transitoria che prevede l’autorizzazione al passaggio fintantochè non saranno disponibili percorsi alternativi.

Nelle analisi presentate supportate da dati e numeri che sono pubblicati sul sito dalla Autorità Portuale, abbiamo visto che nella pluralità di attività del porto, la crocieristica sia molto importante per l’economia cittadina. Venezia come Homeport, con il suo 88,6% di passeggeri che usano questo porto come punto di arrivio e partenza, ha una domanda di beni e servizi che non si avrebbero se il porto fosse di solo transito. Nel 2012 il 93,6% dei passeggeri è giunto in città su queste navi, producendo una domanda di beni e servizi pari a 436 milioni di euro di cui 283,6 milioni pari al 64,9% per beni e servizi locali.

Il valore raggiunto rappresenta il 3,26% del PIL del Comune di Venezia e il 0,96% di quello della Provincia. Sempre dalla analisi della A.P.V. si è visto come nel 2011 siano stati 1.777.042 i crocieristi transitati per Venezia per assestarsi a 1.738.547 nel 2012. Interessante è stato anche vedere come questi siano arrivati in 109.460 su navi entro le 40.000 tons di stazza (44 navi) , in 845.727 su navi di stazza tra le 40.000 e le 100.000 (19 navi) e di 783.560 su navi oltre le 100.000 tons ( 14 navi) per un totale di arrivi e partenze di 87 navi passeggeri. Interessante è stato, inoltre, valutare che questi arrivi non portano però un ritorno per l’economia alberghiera cittadina perché: per il 69,5% la loro permanenza in porto varia dalle 6 alle 24 ore. Confrontando poi il dato 2012 con quello del 2010 e 2011 si vede che le navi nei tre anni hanno cambiato la loro caratteristica e dimensione diminuendo quelle entro le 40.000 tons ed aumentando quello oltre le 100.000 tons.. Importante poi è stato analizzare come il porto di Venezia dia lavoro a 1,178 aziende per un totale di 16.886 dipendenti ripartiti in 995 aziende che operano in ambito portuale (15.580 dip) e in 182 (1.728 dip) aziende quelle che operano fuori ambito portuale o all’estero. Aziende che per la complessità della gestione nave svariano in molte tipologie di attività, non solo legate alla gestione operativa della nave, ma anche per la fornitura di beni e servizi diversi e meno conosciuti ( compagnie teatrali, esperti di beauty farm etc.). Ogni volta che una nave arriva in porto sono tir di merce che viene consegnata sottobordo. Ma si è anche visto che non sono solo le navi pax che portano economia alla città. Il Resoconto 2014 dimostra come, anche in un periodo di crisi, il porto di Venezia abbia mantenuto un alto standard di efficienza con l’arrivo di 3.366 navi ( da notare il rapporto tra il complesso navi e quelle solo passeggeri che sono state attorno alle 90 unità) con le varie tipologie di trasportato come le Liquid Bulk ( 9.930.000 tons), le Dry Bulk ( 6.500.000 tons), le General Cargo (7.920.000 Tons), dove tra queste vi sono compresi i 730.000 containers movimentati e poi i 2.072.000 passeggeri trasportati nel complesso delel tipologie di nave

Quindi cosa fare per mantenere viva questa attività produttiva cittadina?

Personalmente ho proposto 5 punti che sono: !) Promuovere l’integrazione tra le competenze delle acque veneziane e quelle delle lagune di Chioggia e Caorle, assegnandone la Governance al nuovo Sindaco metropolitano; 2) Agire affinché il piano regolatore portuale sia ricompreso nel piano regolatore comunale come Master Plan ( siamo fermi al 1964 per quello portuale e al 1908 per quello comunale), per permettere al comune di avere un regia unica sulle opere infrastrutturali del proprio territorio. 3) Promuovere uno studio di fattibilità per mettere in rete gli oltre 3600 kilometri di rete ferroviaria portuale integrandoli con quelli della rete ferroviaria merci e passeggeri e con quella della rete del Servizio Ferroviario metropolitano ( si potrebbe collegare il Vega e l’area di Santa Marta via treno); 4) Sviluppare ed allargare l’area del Porto Franco all’intera area portuale, integrando anche Venezia, come è stato fatto per altri posti in Italia, così da ottenere sgravi per le aziende e per il rilancio economico cittadino; 5) Che il Neo Sindaco Metropolitano avvii un confronto con l’Autorità Portule superando le divisioni di questi anni, e unitamente sviluppino sinergie per: a) finalmente avviare il Terminal di Fusina portando lì il traffico delle Autostrade del mare, b) mantenere in Marittima solo le navi che, per dimensione e tonnellaggio, sono compatibili con la strutture urbanistica e la fragilità della città; c) trovare insieme la soluzione logistica e progettuale migliore per mantenere il porto passeggeri e l’attuale traffico crocieristico. Soluzioni e progetti ve ne sono almeno tre dei quali uno vede il potenziamento e il trasferimento a Portomarghera di tutta la crocieristica, oppure un altro progetto vede la creazione di un porto passeggeri alle bocche di porto, Certamente tutte soluzioni che devono essere valutate e vagliate dagli organi di controllo preposti e dalla VIA, ma che poi, la soluzione ritenuta migliore sia realizzata in breve tempo. Questo richiede l’economia portuale e che serve anche per rilanciare l’economia cittadina, creando così nuova occupazione e anche il governo dei flussi turistici in città.

Dal questa Tavola Rotonda è stata lanciata una sfida al nuovo Sindaco Metropolitano e Felice Casson, su questo si è reso disponibile ad accettare tale sfida e volerla vincere.

Paolo Bonafè

Disastro antropologico e sociale nell’Italia 2011

Anche la Chiesa, a seguito dello scandalo sessuale che ha investito il Presidente del Consiglio, ha finalmente denunciato il “disastro antropologico” che attraversa la società italiana. Non si può non concordare con la CEI nel momento in cui si appella alla formazione delle coscienze come strumento fondamentale per superare la “desertificazione valoriale”,  fattore costituente di una mentalità, imbevuta di “una rappresentazione fasulla dell’esistenza, volta a perseguire un successo basato sull’artificiosità, la scalata furba, il guadagno facile, l’ostentazione e il mercimonio di sé”. Una mentalità alla radice del “disastro antropologico” che “si compie a danno soprattutto di chi è in formazione”.

Ma questa drammatica fotografia, che dimostra l’avvelenamento culturale cui l’Italia è stata sottoposta dopo 17 anni di berlusconismo, si accompagna al  “disastro sociale”  che priva ulteriormente  le nuove generazioni di possibilità di progettare il loro futuro, di sentirsi protagonisti della vita del Paese. La crisi economica sta provocando l’aumento delle distanze sociali, accentuando le disuguaglianze e accentrando la ricchezza nelle mani del 10% delle famiglie che, da sole, detengono il 45% delle ricchezza del Paese. I ricchi, insomma, sono sempre più ricchi e i poveri sono sempre più poveri, mentre la classe media scivola inesorabilmente nella precarietà  economica.

Un tempo il lavoro rappresentava una garanzia di dignità contro la povertà, oggi questo non è più vero: anche in Italia si sta affermando la categoria dei lavoratori poveri, fenomeno ben conosciuto negli USA, dove ha trovato la definizione sociologica di  “workong poor”

Dobbiamo invertire la rotta rispetto  ad una politica del lavoro, che enfatizza flessibilità e precarietà, a fronte della concreta  perdita e rimodulazione dei diritti acquisiti in tanti anni di lotte sindacali.

Assistiamo così ad una autentica emergenza sociale che sta creando generazioni prive di tutele previdenziali e ammortizzatori sociali: i giovani oggi vivono un peggioramento sociale ed economico della loro vita rispetto alla generazioni dei loro padri, una involuzione del processo di crescita del Paese, inconcepibile fino a 15  anni fa.

Anche il tasso ufficiale di disoccupazione è falsato dalla presenza dei cosiddetti lavoratori scoraggiati – che  non si iscrivono più negli uffici del lavoro – e dal moltiplicarsi dei contratti ascrivibili allo stesso lavoratore.

Oggi sono le  famiglie e non lo Stato  a farsi carico della funzione di ammortizzatore sociale.

In questo scenario rappresentano un ricordo le tre “I” dello slogan di Berlusconi (impresa, inglese, informatica) che hanno lasciato il posto a  “P”,  precarizzazione, povertà, paura. La sfida oggi sta in una nuova svolta politica, culturale e valoriale che investa in un Italia dove si affermino  le tre “S”: solidarietà, società e sicurezza.

Paolo Bonafè –

Di crisi si muore

Si moltiplicano sulla stampa le drammatiche notizie di  imprenditori e lavoratori che si suicidano  per il rischio di fallimento della propria azienda o per la perdita del posto di lavoro.

Nella sola area del nord-est, un tempo conosciuta come zona del miracolo economico, 1198 aziende, nel 2009, hanno aperto formalmente le procedure di crisi, coinvolgendo 31.000 dipendenti; il Pil pro capite, in due anni, ha subito un calo del 7,6%; la disoccupazione è salita al 4,8% e 237.000 sono le persone ufficialmente alla ricerca di lavoro.

In questo tessuto sociale, attraversato da una crisi economica senza precedenti, nell’ultimo anno, si sono tolti la vita 14 imprenditori e 7 lavoratori. Le cronache riportano biografie, su cui è delicato indagare, perché significherebbe entrare in scelte personali e drammatiche, che lacerano reti familiari e interrogano profondamente le  comunità di appartenenza. Ma queste vicende danno riscontro della profonda solitudine, in cui  le persone maturano scelte così estreme, come segno di un pesante fallimento personale. E’ come se l’individualismo del nostro vivere quotidiano, non permettesse di pensare che, nei luoghi preposti – le associazioni datoriali e di categoria, i sindacati – sia possibile  trovare uno spazio di confronto e una rete di protezione, per affrontare  la  situazione di emergenza. Per questo, va individuato e creato un tavolo permanente di dialogo,  per individuare strategie e trovare risposte  efficaci. L’uscita dalla crisi è un percorso multilivello che, coinvolgendo una pluralità di responsabilità e di attori, può trovare soluzioni condivise, attraverso le facilitazioni di accesso al credito, la formazione e l’innovazione.

Paolo Bonafè Presidente www.LaboratorioVenezia.it

Servizio Civile laboratorio di cittadinanza

In Italia l’istituto del Servizio Civile trova la propria ragion d’essere nel concetto di difesa non violenta e non armata dello stato.

Oggi, a seguito dei cambiamenti normativi e culturali, pur non essendo più legato all’obiezione di coscienza, in quanto caduto l’obbligo alla leva, mantiene la propria connessione ai principi di responsabilità e solidarietà, che vedono i giovani operare e concorrere alla tutela ed al benessere del Paese.

Nella legge 64/2001, infatti, il Servizio Civile trova un’ interessante definizione quale attività volontaria, aperta ai giovani, di entrambi i sessi fra i 18 e i 26 anni, interessati ad un percorso di formazione sociale, civica, culturale e professionale di durata annuale, che si realizza mediante l’opportunità di sperimentarsi in attività di cooperazione nazionale ed internazionale, di salvaguardia e tutela del patrimonio nazionale.

Tale enunciazione mette in luce come, a fronte dell’attuale crisi delle agenzie di formazione civile e della scarsa capacità di attrazione della politica, l’esperienza del servizio civile rappresenti un laboratorio per maturare e sviluppare i valori propri del principio di cittadinanza responsabile: offrendo ai giovani l’opportunità di mettere a disposizione saperi e disponibilità, se ne riconoscono e valorizzano le competenze, in un contesto che è occasione di avvicinamento e confronto con le istituzioni e le organizzazioni, che producono beni e servizi per la comunità.

Il Servizio Civile educa i giovani, attraverso il misurarsi con le complessità e le responsabilità, alla partecipazione attiva alla vita sociale, promuovendo una società più solidale e coesa.

Paolo Bonafè Laboratorio Venezia