In occasione dell’ottantesimo anniversario della tragedia del 4 maggio 1945, Azione Venezia vuole rendere omaggio alle vittime dell’esplosione del vaporetto dell’Acnil, carico di operai della Vetrockec, che urtò una mina magnetica al largo di Porto Marghera. Quaranta lavoratori persero la vita quella mattina, mentre tornavano al lavoro, nel segno della speranza e della ricostruzione, pochi giorni dopo la fine della guerra.
Una strage dimenticata troppo a lungo. Un dramma che ha colpito famiglie, comunità e un’intera città nel momento in cui la pace stava lentamente restituendo il futuro a un territorio devastato. L’assenza di una memoria pubblica all’altezza del dolore vissuto è una ferita che va sanata.
Questa tragedia non può essere dimenticata soprattutto in vicinanza della data del primo maggio e per questo Azione Venezia chiede che le istituzioni cittadine e regionali si impegnino a ricordare ogni anno questa tragedia, con una commemorazione ufficiale, una targa permanente nei pressi del luogo dell’esplosione, e un’iniziativa pubblica nelle scuole per trasmettere alle giovani generazioni la memoria del lavoro, del sacrificio e della dignità di chi ha ricostruito Venezia e Marghera nel dopoguerra.
Riteniamo doveroso restituire voce e giustizia a quei quaranta uomini che hanno pagato con la vita il prezzo della speranza e sostenere ogni iniziativa volta a onorare la memoria storica della città, e a difendere il valore del lavoro, della sicurezza e della dignità umana.
Paolo Bonafé
Segretario Comunale – Azione Venezia