Venezia, 27 giugno 2025 –
La bocciatura del progetto di Eni Rewind da parte della Commissione VIA regionale e la successiva comunicazione ufficiale di Eni che rimette in discussione il proprio impegno su Porto Marghera, unite all’annuncio di 49 esuberi alla Versalis, disegnano uno scenario allarmante per il futuro industriale e occupazionale dell’area metropolitana veneziana.
Come Azione Venezia, esprimiamo profonda preoccupazione per quanto sta accadendo e riteniamo sbagliato minimizzare la portata del segnale arrivato da Eni. Il rischio concreto è che la principale azienda a partecipazione pubblica del Paese si disimpegni da un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo in termini ambientali, sociali e occupazionali.
Porto Marghera non può diventare terra di nessuno.
Serve un’assunzione di responsabilità collettiva: da parte del Governo, della Regione, del Comune e ovviamente anche di Eni, affinché si apra subito un tavolo istituzionale con i rappresentanti sindacali e le realtà produttive del territorio. La transizione ecologica non può essere un pretesto per tagliare posti di lavoro o ritirarsi silenziosamente da impegni industriali.
L’impianto proposto da Eni Rewind non era una risposta credibile né sul piano ambientale né su quello industriale. Tuttavia, la sua bocciatura non può coincidere con la ritirata completa di Eni da Marghera. È ora di passare dalle parole ai fatti, con investimenti veri in innovazione, bonifiche, economia circolare e filiere industriali sostenibili.
Accogliamo positivamente l’entrata in funzione a fine anno della seconda linea dell’impianto di Veritas, limitato al trattamento dei fanghi e rifiuti locali. Ma questo non può bastare. Venezia e Marghera hanno bisogno di una strategia industriale di lungo periodo, non di soluzioni tampone o silenzi operativi.
Non possiamo assistere, ancora una volta, al gioco delle responsabilità scaricate tra enti, né permettere che scelte unilaterali come quelle annunciate da Versalis vengano attuate senza confronto.
Porto Marghera è una parte fondamentale della storia industriale e della dignità del nostro territorio. Pretendiamo che resti anche parte del suo futuro.
Paolo Bonafé – Segretario comunale Azione Venezia
Mauro Memo – Vicesegretario comunale e Delegato Lavoro e Impresa Azione Venezia