Lido di Venezia: forte preoccupazione per le vicende giudiziarie che rischiano di bloccare i progetti di rilancio dell’isola

Azione Venezia: non si può permettere che il Lido paghi ancora il prezzo dell’instabilità e dell’incertezza

Come Azione Venezia esprimiamo profonda preoccupazione per le notizie emerse in questi giorni a seguito dell’inchiesta della Procura di Milano che coinvolge il fondatore e amministratore delegato di Coima, Manfredi Catella, figura centrale in numerosi progetti di rigenerazione urbana in Italia e anche a Venezia, dove il gruppo gestisce il fondo Lido di Venezia II con asset strategici come l’Hotel Excelsior, il Palazzo Marconi e soprattutto il Grand Hotel Des Bains.

Proprio nelle scorse settimane era stata accolta con favore la notizia dell’accordo tra Coima Sgr e gli istituti di credito per l’acquisto del 100% del debito pregresso legato al Des Bains e l’annuncio di un investimento da 200 milioni di euro per il suo completo restauro. Un passo importante che sembrava finalmente avviare il recupero di uno dei luoghi più iconici dell’isola, dopo anni di degrado, incertezza e promesse mancate.

Ora, lo scoppio dell’inchiesta e la richiesta di misura cautelare nei confronti di Catella gettano un’ombra pesante sul futuro di questo piano e sugli altri progetti collegati al rilancio dell’area, come l’assegnazione della spiaggia del Des Bains e il collegato piano di sviluppo immobiliare e turistico.

Temiamo un nuovo stallo che il Lido non può permettersi: la comunità ha già pagato troppo in termini di tempo perduto, occasioni sfumate e danni d’immagine. Servono chiarezza immediata, tutela degli interessi pubblici e una governance trasparente e affidabile che non lasci il destino di pezzi così importanti del nostro territorio appeso alle sorti giudiziarie di un singolo attore.

Azione Venezia chiede con forza che venga mantenuta la rotta dello sviluppo e della rigenerazione nel rispetto della legalità e delle procedure, ma senza tornare all’immobilismo e all’incertezza. I cittadini del Lido e dell’intera città di Venezia meritano risposte chiare, istituzioni presenti e un modello di sviluppo stabile, inclusivo e sostenibile.

Paolo Bonafé – Segretario comunale Azione Venezia