Arrivano nuovi fondi di Legge speciale: notizia buona ma solo in parte

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Venerdì il Consiglio dei Ministri ha stanziato 23 milioni per il rifinanziamento della Legge speciale per Venezia per l’anno 2025, che si aggiungono ai 5 milioni previsti dalla legge di Bilancio per un totale annuo pari quindi a 28 milioni..

Se lo stanziamento di fondi per la Legge Speciale è sempre una buona notizia per Venezia, quando però si analizzano i termini di questo finanziamento l’entusiasmo va scemando.

Innanzitutto perché lo stanziamento è limitato al solo anno in corso, senza alcuna certezza di poter disporre di risorse per gli anni successivi,  essendo scaduto nel 2024 il finanziamento pluriennale di 28 milioni annui garantito dal Governo nel 2017.

La continuità dello stanziamento è stata assicurata solo per il 2025, facendo venir meno il respiro pluriennale dell’apporto dello Stato alla Legge Speciale, indispensabile per poter pianificare un serio programma di investimenti per la città, e in particolare per il centro storico e le isole.

Viene il legittimo dubbio che per gli stanziamenti degli anni prossimi il Governo attenderà l’esito delle prossime elezioni comunali, senza rendersi conto che i fondi di Legge Speciale sono per la città un polmone finanziario indispensabile da garantire con continuità al di là del colore dell’amministrazione in carica.

Ulteriori perplessità derivano poi dallo stretto vincolo di destinazione posto dal Governo per poter spendere questi fondi di Legge Speciale, utilizzabili solo per interventi infrastrutturali per la sicurezza idraulica e la rete idrica e fognaria.

Colpisce il fatto che l’amministrazione comunale sia privata della facoltà di stabilire le priorità di intervento per la città, dovendo destinare l’intero importo del finanziamento ad un’unica tipologia di spesa decisa dal Governo nazionale.

Non che gli investimenti da esso previsti non siano utili, ma ancora più prioritari sarebbero stati alcuni interventi più direttamente a sostegno della residenzialità, vera priorità assoluta per la città e soprattutto per il centro storico e le isole.

Per Azione sarebbe stata ben più efficace a tale scopo la possibilità per l’amministrazione comunale di destinare parte dello stanziamento di Legge Speciale alla riqualificazione del patrimonio residenziale pubblico, per rimettere in uso molti appartamenti oggi sfitti. E’ un monito per il negoziato che la prossima amministrazione comunale dovrà fare con Roma.

Paolo Bonafè – Segretario Comunale

Paolo Diprima – Delegato a Finanza, Enti partecipati e Legge Speciale

 

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21 giugno 2026