La pista ciclabile del Lido, una buona idea con qualche criticità: alcune proposte per migliorarla

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La manifestazione cittadina di ieri contro il progetto della pista ciclabile al Lido ha visto una partecipazione ampia e vivace: una lunga e chiassosa processione ha attraversato il Gran Viale, dando voce ad alcune criticità che in effetti il progetto solleva, lasciando però riemergere in alcuni momenti la postura da “partito del NO”, con toni tra l’apocalittico e l’indignato.

Azione Venezia rifiuta queste contrapposizioni sterili, condividendo che una pista ciclabile ben fatta, lungo tutto il Lido, è un’infrastruttura utile e necessaria anche – e soprattutto – per i residenti.

L’opportunità di acquisire il finanziamento del PNRR sollecita l’Amministrazione Comunale ad accelerare i tempi, senza però ripetere lo stesso errore fatto per il tram a Mestre,  dove per non perdere alcuni finanziamenti è stato progettato un intervento molto oneroso che l’esperienza ha dimostrato non ottimale.

 

In piena onestà dobbiamo dirci che il progetto presentato dal Comune evidenzia alcune criticità strutturali e di sicurezza, anche per l’eredità di scelte di giunte passate nell’illusione di considerare il restringimento della sede stradale come un deterrente contro la velocità. Purtroppo l’esperienza ha dimostrato che questo deterrente non ha funzionato ed anzi ha causato molti incidenti, perché spesso gli automobilisti superano comunque gli autobus in fermata invadendo l’altra carreggiata anche senza sufficiente visuale.

 

In questo senso la nuova pista ciclabile, lunga circa 11,5 km da S. Nicolò a Alberoni, presenta tratti estremamente problematici.

Oltre al restringimento della carreggiata su via S. Gallo, già trafficata e stretta, le criticità più gravi riguardano il tratto Malamocco – Alberoni, dove il tracciato proposto sottrae ulteriormente spazio a una sede stradale già critica in quanto unico collegamento tra i due siti.

Questo restringimento porterà inevitabilmente a un collo di bottiglia di oltre 4 km, aggravando una situazione già oggi critica per la sicurezza e la viabilità considerato che in questo tratto si concentrano numerosi istituti sanitari (ospedale, residenze sanitarie, strutture per anziani) con transiti tra autobus, ambulanze, mezzi di soccorso e veicoli privati.

Senza contare l’impatto potenziale sulle radici dei pini storici che costeggiano la laguna, il cui danneggiamento potrebbe aumentare il rischio di caduta degli alberi stessi.

 

Azione Venezia propone soluzioni alternative concrete, praticabili e più sostenibili:

  • Utilizzare e ampliare l’attuale passeggiata sui Murazzi, trasformandola in un percorso ciclopedonale adeguato e sicuro che potrebbe deviare il traffico delle biciclette da via Sandro Gallo, evitando il restringimento della carreggiata e migliorando la sicurezza per tutti gli utenti della strada.
  • Predisporre una passerella esterna alla riva tra Malamocco e Alberoni, che consenta la realizzazione della pista ciclabile senza intaccare la strada e senza danneggiare l’apparato radicale degli alberi. Questa soluzione, ovviamente, dovrà essere valutata in dialogo con l’Autorità della Laguna, trattandosi di uno sbalzo fuori dalla riva, ma rappresenterebbe un intervento rispettoso dell’ambiente e della viabilità. La pista ciclabile esterna al ponte della libertà né è già un esempio.

 

Chiediamo con forza all’Amministrazione Comunale di rivedere il progetto nel tratto Malamocco – Alberoni. Non si tratta di dire “no” alla ciclabile, ma di dire “sì” a una soluzione più sicura, sostenibile e coerente con il territorio.

 

Una buona idea merita un buon progetto. Questo per noi è migliorabile.

 

Paolo Bonafè Segretario Comunale – Azione Venezia

Alessandro Costantini – Delegato Mobilità e Viabilità