Venezia, 17 settembre 2025
Il recente decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri, che semplifica il cambio di indirizzo scolastico eliminando gli esami integrativi nei primi due anni, è una misura concreta e necessaria per combattere la dispersione scolastica e favorire il successo formativo degli studenti.
L’Italia sta registrando segnali positivi ma preoccupanti insieme: a livello nazionale l’abbandono scolastico precoce si è ridotto in anni recenti ma rimane elevato (intorno al 10% secondo le elaborazioni più recenti). Questo dato, pur in miglioramento, ci colloca ancora tra i Paesi europei con una delle incidenze più alte del fenomeno.
Anche nel Veneto e nella nostra area metropolitana il fenomeno è significativo: i rapporti regionali e dell’Ufficio Scolastico per il Veneto mostrano come, pur essendosi registrato un calo della dispersione negli ultimi anni, permangano criticità soprattutto negli istituti tecnici e professionali e in alcuni territori della Provincia di Venezia. Secondo la statistica regionale il tasso di abbandono nel Veneto si attesta su valori che richiedono interventi mirati per consolidare il trend positivo.
Dati puntuali raccolti sul territorio veneto mostrano inoltre che nello scorso anno scolastico migliaia di ragazzi hanno interrotto la frequenza durante l’anno (situazione che colpisce in misura maggiore gli istituti professionali rispetto ai licei). A livello regionale, l’Ufficio Scolastico ha stimato alcune migliaia di interruzioni durante l’anno scolastico 2021/2022 — un fenomeno che richiede risposte organizzative e didattiche tempestive.
Perché la norma del Ministero può aiutare?
La possibilità di cambiare indirizzo senza dover sostenere esami integrativi nei primi due anni dà agli studenti una importante via d’uscita dall’errore di scelta iniziale: non trasformare una scelta sbagliata in un ostacolo insormontabile significa ridurre la frustrazione, aumentare la motivazione e prevenire l’abbandono. In termini pratici, il certificato delle competenze rilasciato dalla scuola di provenienza, unito a piani di accompagnamento predisposti dalla scuola ricevente, consente un passaggio più fluido che tutela il diritto allo studio.
Tuttavia, la misura ministeriale deve essere accompagnata da politiche locali concrete. Azione Venezia chiede alle istituzioni regionali e comunali di affiancare al decreto tre azioni prioritarie:
- Potenziare l’offerta degli istituti professionali e tecnici con l’apertura di più classi e corsi nelle discipline che oggi il mercato del lavoro richiede con urgenza: logistica, meccanica, informatica e figure tecniche per i settori industriali. Investire in queste aree non è solo risposta alla domanda occupazionale, ma anche strumento di contrasto alla dispersione: percorsi professionalizzanti ben strutturati aumentano l’interesse e la permanenza degli studenti nelle scuole.
- Rafforzare l’orientamento e la figura del docente-tutor: la personalizzazione della didattica, l’orientamento precoce e il tutoraggio sono elementi essenziali per far sì che lo studente compia scelte più consapevoli e, se necessario, le possa correggere senza pagarne il prezzo con l’abbandono.
- Garantire risorse e supporto alle scuole riceventi affinché possano predisporre piani di recupero e moduli didattici mirati per colmare eventuali disallineamenti, evitando che il passaggio diventi fonte di esclusione e difficoltà. Le scuole devono poter contare su strumenti, personale e, dove necessario, su accordi con il tessuto produttivo locale per l’alternanza e la formazione pratica.
Azione Venezia ritiene che questa combinazione — normativa che facilita i passaggi scolastici + potenziamento dell’offerta professionale e tecnica + rafforzamento dell’orientamento — costituisca la risposta più efficace per ridurre l’abbandono e formare giovani competenti e occupabili. Avere maggiore flessibilità nei primi anni e percorsi professionali adeguati al mercato non è una scelta di comodo: è un investimento sul futuro dei nostri ragazzi e sulla competitività del territorio.
✍️ Paolo Bonafè – Segretario Comunale Azione Venezia