Una nuova politica dei trasporti a Venezia è possibile!

alilaguna ft 1 alilaguna ft 2

 

Anche quest’anno il Salone Nautico è stato un’occasione per presentare nuove geometrie di scafi, nuove tecnologie di conduzione dei mezzi e soprattutto conferme e soluzioni di motorizzazioni sempre più green.  A Venezia da dieci anni stanno navigando nei canali veneziani imbarcazioni ibride,  cioè che sono dotate di un motore endotermico collegato ad un alternatore e ad un pacco di batterie,  dove il motore endotermico carica  tramite l’alternatore le batterie e quando si spegne il motore endotermico le batterie danno potenza all’alternatore e quindi alle eliche. Queste barche sono 10 e solcano i canali ed appartengono ad Alilaguna, costruite da Cantieri Vizianello, il quale cantiere ho costruito anche taxi ibridi della serie Thunder. Orbene, visto che la tecnologia è oramai consolidata e in questi anni anche molti altri cantieri si sono specializzati, anche nella propulsione elettrica, perché non si sfruttano i soldi del PNRR e della Mobilità sostenibile e non si attua una incentivazione alla rottamazione dei motori più inquinanti con motori più green? In terraferma e nelle città si sta usando il deterrente delle giornate ecologiche,  che poco fanno, a causa l’inquinamento stratificato della pianura padana, ma che inducono alla rottamazione delle auto, grazie anche  agli incentivi statali. Questo nel tempo sta portando al cambiamento del parco mezzi circolante.

Così si dovrebbe fare anche a Venezia città d’acqua!

Tipo fare un ordinanza comunale che dal 2030 in laguna non potranno circolare mezzi che non siano a basso impatto ambientale (ragionamento che non si limita alle sole motorizzazioni ma anche alle carene, per la lotta al moto ondoso )

Con la nascita della Fondazione  Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, guidata da un veneziano come il Ministro Brunetta, con le dichiarazioni di impegno alla Sostenibilità fatte dal Sindaco Brugnaro, la città ora non ha più scuse !

Ora bisogna veramente pensare ad un percorso civico e culturale verso la transizione ecologica. Andare verso un nuovo modello di società veneziana con nuovi stili di vita, in cui l’attività antropica sia in equilibrio con la natura., dove le attività produttive siano consapevoli della sfida e tra queste,  le attività che operano con il turismo e col commercio .

Vi è il tema del decoro urbano e il tema della sensibilizzazione al mantenimento di ordine e pulizia di una città fragile ma, in primis, c’è il tema dell’inquinamento che è pericoloso, non solo per la salute dei cittadini, ma anche per i materiali con cui sono costruiti i tesori architettonici veneziani.

Per intervenire sull’inquinamento dobbiamo intervenire sui mezzi che solcano la laguna, ovvero: il trasporto pubblico, il trasporto privato , il trasporto merci, le società di servizi e di igiene urbana. Certamente anche sulle navi che arrivano e partono dal porto passeggeri e commerciale

Ovvero tutte quelle attività che si muovono sull’ acqua.

il nostro dovere è quello  di lasciare ai nostri figli e nipoti, un mondo migliore di quello che abbiamo ereditato.

Insieme si può e qui la politica può fare molto se unità e concorde sugli obbiettivi.

Se non c’è un afflato di intenzioni da parte di tutti, non si raggiungerà mai l’obiettivo.

Si parte anche da piccoli e grandi gesti quotidiani.

Si parte intanto nel capire che il problema esiste e che va risolto!

 

Paolo Bonafé

Venezia