E’ di particolare efficacia il titolo “Famiglie in salita”, scelto per il 9° Rapporto Caritas – Fondazione Zancan, presentato a Roma lo scorso 22 ottobre. La ricerca, che ogni anno analizza la situazione di povertà nel nostro paese e l’ efficacia del nostro modello di welfare, ci offre un importante quadro dello stato di difficoltà in cui versa la famiglia italiana, anche a causa della grave crisi economica, che ha comportato, nel 2008, un aumento del 20% delle richieste di aiuto alla Caritas: i bisogni espressi sono prevalentemente di tipo economico (56,8% degli italiani e 48,1% degli stranieri) o legati a problemi di lavoro (44% degli italiani e 54,9% per gli stranieri). Resta drammatico il divario fra il Nord e Sud del paese, situazione di squilibrio unica nel panorama europeo. A fronte di questa situazione, il Rapporto segnala un modello di intervento inefficace, basato su una logica assistenziale, che privilegia l’erogazione di denaro, piuttosto che favorire la strutturazione di servizi. Ma la ricerca non si limita a fotografare la situazione di disagio in cui versiamo, perché individua anche le linee strategiche per rifondare il nostro welfare. Innanzi tutto una chiamata all’appello per uno sforzo comune –soggetti pubblici e privati, società civile e chiesa – perché dalla condizione di povertà e dalla crisi economica è possibile uscirne solo tutti insieme. In questo, che Monsignor Nozza definisce “cantiere aperto”, la Chiesa italiana si investe in prima persona, affinché il proprio servizio alla giustizia non sia realizzato come avventura solitaria, ma in stretta e convinta elaborazione con tutte le istituzioni e le espressioni della società.
Paolo Bonafè – Presidente Laboratorio Venezia

Oggi, sabato 17 ottobre, si apre “ Io faccio la spesa giusta”, settimana nazionale che promuove la cultura e la consuetudine ad acquistare prodotti provenienti dal mercato equo-solidale. Si tratta di prodotti che non contengono OGM e per la cui produzione non è stata esercitata alcuna forma di sfruttamento lavorativo, anche attraverso la garanzia di un giusto prezzo. Una pluralità di eventi animerà anche i capoluoghi del Veneto, con degustazione di prodotti, presentazione di libri, banchetti informativi, cene equosolidali: un modo per sensibilizzare e promuovere un mercato che, malgrado la crisi economica, risulta sorprendentemente in continua espansione. Fairtrade – Coordinamento internazionale dei marchi di garanzia del commercio equo solidale – presenta una ricerca che evidenzia come l’Italia, fra i 15 paesi oggetto dell’indagine, sia quello con la maggiore percentuale di “consumatori attivi”, ovvero di persone che nutrono un’alta aspettativa rispetto alle responsabilità sociali, economiche e ambientali delle aziende. In Italia le vendite sono passate, dai 39 milioni di euro del 2007, ai 43,5 milioni del 2008. Sul piano internazionale i consumatori hanno scelto i prodotti certificati Fairtrade, spendendo circa 2.9 miliardi: the e cotone sono i prodotti che hanno maggiormente incrementato la vendita, ma anche l’acquisto di caffè e banane continua a crescere. Va, inoltre, sottolineato l’esito più significativo di questo nuovo modello di consumo, messo in luce dal dato, relativo ai 5 milioni di persone che, nei paesi produttori, ricevono benefici sociali ed economici dal mercato equo solidale.