Caritas, pubblicato il rapporto 2009 sulle povertà

20009-10-31 IL VENEZIA Il nostro modello di welfare in teempo di crisiE’ di particolare efficacia il titolo “Famiglie in salita”,  scelto per il 9° Rapporto Caritas – Fondazione Zancan, presentato a Roma lo scorso 22 ottobre. La ricerca,  che ogni anno analizza la situazione di povertà nel nostro paese e l’ efficacia del nostro modello di welfare, ci offre un importante quadro dello stato di difficoltà in cui versa la famiglia italiana, anche a causa della grave crisi economica, che ha comportato, nel 2008, un aumento del 20% delle richieste di aiuto alla Caritas: i bisogni espressi sono prevalentemente di tipo economico (56,8% degli italiani e 48,1% degli stranieri) o legati a problemi di lavoro (44% degli italiani e 54,9% per gli stranieri). Resta drammatico il divario fra il Nord e Sud del paese, situazione di squilibrio unica nel panorama europeo. A fronte di questa situazione, il Rapporto segnala un modello di intervento inefficace, basato su una logica assistenziale, che privilegia l’erogazione di denaro, piuttosto che favorire la strutturazione di servizi. Ma la ricerca non si limita a fotografare la situazione di disagio in cui versiamo, perché individua anche le linee strategiche per rifondare il nostro welfare. Innanzi tutto una chiamata all’appello per uno sforzo comune –soggetti pubblici e privati, società civile e chiesa – perché dalla condizione di povertà e dalla crisi economica è possibile uscirne solo tutti insieme. In questo, che Monsignor Nozza definisce “cantiere aperto”, la Chiesa italiana si investe in prima persona, affinché il proprio servizio alla giustizia non sia realizzato come avventura solitaria, ma in stretta e convinta elaborazione con tutte le istituzioni e le espressioni della società.

Paolo Bonafè – Presidente Laboratorio Venezia

La Conferenza sul clima di Copenhagen

20009-10-24 IL VENEZIA La conferenza sul clima di Copenaghen

A dicembre la comunità internazionale si riunirà a Copenhagen per stipulare la nuova convenzione sul clima: la conferenza mondiale dell’ONU dovrà in particolare illustrare le strategie per la riduzione delle emissioni di gas serra e per l’adattamento ai cambiamenti climatici già in corso. L’esplicitazione di quest’ultimo obiettivo rappresenta un passaggio cruciale, che merita una particolare riflessione: le politiche, infatti, sembrano spostarsi dalla mitigazione dei fenomeni a quelle di adattamento. Questo orientamento nasce dalla consapevolezza che, anche a fronte di un arresto immediato delle emissioni di gas, dovrebbero trascorrere decine di anni per garantire  all’atmosfera di ripulirsi da tutto il gas presente. Parallelamente, gli studi hanno mostrato che, anche la riforestazione  non produce una compensazione immediata, infatti, solo dopo anni di crescita e non appena piantumati, gli alberi assorbono sufficiente anidride carbonica. Ci si rende conto che l’attuale livello di compromissione dell’equilibrio climatico impatterà pesantemente sulla nostra vita: già a Bangkok i paesi poveri hanno chiesto all’Europa e agli USA di impegnarsi economicamente per finanziare barriere contro l’innalzamento degli oceani e la riurbanizzazione delle città costiere. Lo scenario è sicuramente preoccupante, mentre si riscontra, sia a livello politico,  che di generale opinione pubblica, una grave sottovalutazione di questi temi: i cambiamenti del clima, con le loro ricadute sul piano ecologico, avranno forti implicazioni sociali economiche, già visibili nella nostra quotidianità con l’ aumento delle inondazioni e degli sbalzi climatici.

Paolo Bonafè – Presidente Laboratorio Venezia

La settimana dei prodotti equo solidali

2009-10-17-Il-Venezia-Fate-la-spesa-giusta-con-l-eco-solidale-150x150Oggi, sabato 17 ottobre, si apre “ Io faccio la spesa giusta”, settimana nazionale che promuove la cultura e la consuetudine ad acquistare  prodotti provenienti dal mercato equo-solidale. Si tratta di prodotti che non contengono OGM e per la cui produzione non è stata esercitata alcuna forma di sfruttamento lavorativo, anche attraverso la garanzia di un giusto prezzo. Una pluralità di eventi animerà anche i capoluoghi del Veneto, con degustazione di prodotti, presentazione di libri, banchetti informativi, cene equosolidali: un modo per sensibilizzare e promuovere un mercato che, malgrado la crisi economica, risulta sorprendentemente in continua espansione. Fairtrade – Coordinamento internazionale dei marchi di garanzia  del commercio equo solidale – presenta una ricerca che evidenzia come l’Italia, fra i 15 paesi  oggetto dell’indagine, sia quello con la maggiore percentuale  di “consumatori attivi”, ovvero di persone che nutrono un’alta aspettativa rispetto alle responsabilità sociali, economiche e ambientali delle aziende. In Italia le vendite sono passate, dai 39 milioni di euro del 2007, ai 43,5 milioni del 2008. Sul piano internazionale i consumatori hanno scelto i prodotti certificati Fairtrade,  spendendo circa 2.9 miliardi: the e cotone sono i prodotti che hanno maggiormente incrementato la vendita, ma anche l’acquisto di caffè e  banane continua a crescere. Va, inoltre, sottolineato l’esito più significativo di questo nuovo modello di consumo, messo in luce dal dato, relativo ai  5 milioni di persone che, nei paesi produttori, ricevono benefici sociali ed economici dal mercato equo solidale.

Raccogliamo, pertanto, l’invito a fare la spesa giusta!

Paolo Bonafè

Laboratorio Venezia

QUARS e qualità della vita in Veneto.

Con la pubblicazione  del VI° “Rapporto QUARS – Come si vive in Italia?”,  la “Campagna Sbilanciamoci” offre un prezioso contributo alla conoscenza della situazione socio economica italiana. Il QUARS- Indice di Qualità dello Sviluppo Regionale – aiuta a rappresentare lo stato di salute   del paese,  attraverso  un utilizzo multidimensionale di una pluralità di macro  indicatori, che restituiscono una fotografia articolata, capace di coniugare aspetti relativi all’ambiente, all’ economia e lavoro, ai  diritti e cittadinanza, alla salute, all’istruzione, alle pari opportunità e alla partecipazione. Emerge un quadro conoscitivo, che mette in luce le condizioni efficaci a determinare  la qualità della vita dei cittadini e mostra come un modello di sviluppo, per definirsi tale, debba contemplare e fondarsi sui principi di sostenibilità, qualità, equità, solidarietà e pace. Attraverso questo sistema di indicatori è possibile stilare una classifica  delle regioni, che vede il Veneto collocarsi complessivamente  al 9° posto. Una lettura più approfondita, mostra la nostra Regione posizionarsi brillantemente al 2° posto per l’ambito economia e lavoro,  di situarsi con successo, all’ 8° posto – recuperando 7 posizioni – per quanto concerne la qualità ambientale,  ma di scivolare al 12° posto, con indicatori di segno negativo, per quanto riguarda l’istruzione e la cultura. Il Veneto mostra, anche,  valori positivi nell’area della partecipazione, dei diritti, della cittadinanza e della salute. Il Rapporto QUARS, mettendo in luce i  punti di forza e di debolezza del nostro modello di sviluppo, offre contributi e stimoli al dibattito sul futuro del nostro territorio.

Paolo Bonafè  Presidente Laboratorio Venezia

L’Earth Overshoot Day

Per il nostro pianeta, lo scorso 25 settembre è stato l’ Earth Overshoot Day, ovvero il giorno in cui abbiamo utilizzato tutte le risorse rinnovabili della Terra, a nostra disposizione per il 2009. Dal giorno successivo abbiamo, pertanto, iniziato a consumare quelle destinate a sostenerci nel prossimo futuro: questo dimostra che stiamo vivendo in  uno stato di strutturale debito ecologico e, con la voracità del nostro modello di consumo, non diamo tempo al pianeta di ricostruire  e rinnovare le proprie risorse. Se, nel 1986, l’ Earth Overshoot Day ha coinciso con il 31 dicembre, garantendo una situazione di pareggio, gradatamente, negli anni successivi, siamo retrocessi fino alla data di quest’anno, che evidenzia come abbiamo consumato il 40% in più delle risorse, a nostra disposizione. Potremmo paragonare questa situazione a quella di una famiglia, che vive sistematicamente ipotecando di anno, in anno, i propri redditi futuri. Gli studiosi prevedono che, in base all’attuale trend di consumi, già nel 2050, necessiteremo del doppio delle risorse, prodotte attualmente dalla Terra. In tal senso, va apprezzato l’importante segnale che è pervenuto al mondo dalla condivisa preoccupazione di USA e Cina, circa la necessità di urgenti interventi, per contrastare i cambiamenti climatici e il loro  nefasto  impatto sull’ecosistema. Ma siamo anche consapevoli dell’urgenza, al di là delle enunciazioni di principio, di modificare  rapidamente i nostri stili di vita: vanno, pertanto, valorizzate e promosse tutte quelle esperienze, che si stanno affermando nella società civile, che  stimolano e agiscono concreti cambiamenti dei comportamenti quotidiani.

Paolo Bonafè – Presidente Laboratorio Venezia