2024/07/08 – Partecipazione alla trasmissione FOCUS su RETE VENETA ospite del Direttore Luigi Bacialli
https://youtu.be/BhfMzNdfQLY;
https://youtu.be/BhfMzNdfQLY;
2024/07/08 – Partecipazione alla trasmissione FOCUS su RETE VENETA ospite del Direttore Luigi Bacialli
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AZIONE VENEZIA – COMUNICATO STAMPA
Le dichiarazioni dell’Assessore Venturini riaprono il dibattito sulla vexata quaestio del contributo da eventualmente pagare da parte dei visitatori di Venezia. È un tema su cui legittimamente si possono avere opinioni diverse, anche molto diverse. Però Venturini pone una premessa che crediamo condivisa: la città è un bene “finito” e non può essere illimitatamente fruita dai visitatori (per motivi talmente ovvi che non li ripetiamo). È un dato di fatto che peraltro riguarda molte altre mete di visita mondiali. È dunque necessario porre un limite che a oggi non è applicabile per legge se non con Ordinanze puntuali che per la loro natura straordinaria non possono essere la risposta a una situazione ripetitiva. In linea di principio non è dunque affatto scandaloso pensare anche a un deterrente economico significativo (fatte salve le dovute eccezioni) unito alla prenotazione obbligatoria che unifichi tutte le tasse (di soggiorno, della ZTL) e configuri una tassa di scopo a carico del visitatore (a fronte di una serie di servizi) i cui ricavi, rigorosamente registrati e resi pubblici, siano destinati a misure specifiche di rivitalizzazione della città come interventi di residenza pubblica, incentivi per attrarre persone, imprese, l’IMU azzerata per chi affitta ai residenti ecc. In altre parole, ricavare dal turismo le risorse per trovare la soluzione agli impatti negativi che lo stesso turismo comporta. Anche perché l’auspicato rifinanziamento della Legge Speciale, nella migliore delle ipotesi, sarà finalizzato alla sopravvivenza fisica della città patrimonio dell’umanità, ma è perlomeno dubbio che arrivino denari anche per politiche di rilancio (cui in linea di principio hanno uguale diritto anche molte aree dimenticate e periferiche del Paese che stanno peggio di noi). Sarebbe l’ora di parlarne con serenità e pragmatismo, avendo in mente il solo bene pubblico, senza strumentalizzazioni, pregiudizi ideologici e posizionamenti interessati. Che si riesca, per una volta, a ragionare solo per il bene della città?
Paolo Bonafè – Segretario Comunale
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data10 luglio 2024
Dal serrato confronto tra il Presidente dell’Aeroporto e il Sindaco di Venezia sul contestato tema della tassa di imbarco cerchiamo di trarre alcune considerazioni applicabili al caso concreto, ma più in generale a tutti gli strumenti che il governo della città ha a disposizione per finanziare i costi pubblici dell’overtouris
Il principio sacrosanto da difendere è che i costi pubblici dell’overtouris
La tassa di imbarco proposta dal Comune, legittimato da una legge dello Stato, va quindi nella giusta direzione. La sentenza del Consiglio di Stato che ha ribaltato la sentenza del TAR, favorevole alla legittimità della tassa di imbarco comunale, non ne ha contestato i principi di merito ma ha solo addotto un difetto di motivazione che negli atti pubblici è fonte di nullità. Ma è un vizio che può essere sanato riproponendo i contenuti della delibera annullata in una nuova meglio motivata.
Bene quindi ha fatto l’Assessore al Bilancio comunale a riavviare l’iter per reintrodurre la tassa di imbarco con un provvedimento questa volta adeguatamente articolato anche nelle motivazioni.
In teoria ci potrebbero essere delle categorie ingiustamente penalizzate dalla tassa di imbarco, come ad esempio i residenti nel bacino aeroportuale che viaggiano spesso in aereo per motivi di lavoro. Ma basta prevedere per essi il diritto al rimborso che il Comune potrebbe tranquillamente riconoscere rinunciando ad una parte limitata del gettito.
Infine il limite posto dallo Stato alla tassa di imbarco (3 euro) la rende assolutamente tollerabile per chiunque, come invece non si può dire per il costo (9,5 euro) dei biglietti ACTV per non residenti.
Chiedere ai turisti di pagare i costi pubblici dell’overtourism è sacrosanto, ma entro limiti di tolleranza che salvaguardino l’immagine di una città accogliente per visitatori di ogni tipo.
Paolo Bonafè – Segretario Azione Venezia
Paolo Diprima – Delegato PNRR e servizi pubblici locali
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23 giugno 2024
partecipazione alla trasmissione Focus su Rete Veneta il 21/05/2024
Esprimo, a nome del mio partito e mio personale, il raccapriccio e l’esecrazione per la scritta antisemita apparsa al Lido. Azione si unisce alla condanna unanime da parte di tutte le forze politiche e apprezza la prontezza dell’Amministrazione nel cancellare quelle parole deliranti. Si potrebbe essere tentati di derubricare l’accaduto a bravata di un dissennato, tanto truculenta e insensata è la minaccia apparsa sul muro del Galoppatoio di via Sandro Gallo. E verosimilmente l’autore della scritta è davvero uno squilibrato. Tuttavia, accende un segnale serio di attenzione: le manifestazioni di antisemitismo si stanno pericolosamente moltiplicando, nelle università l’aria per gli studenti ebrei è diventata irrespirabile e da più parti è imposta una narrazione antisemita tout court, del tutto scollegata dalle responsabilità del governo Netanyahu e neppure correlata alla umana e doverosa solidarietà per la tragedia umanitaria dei palestinesi. È invece necessario saper scindere le azioni delle forze armate israeliane, dalla appartenenza alla comunità ebraica. E soprattutto è necessaria la consapevolezza che la questione israelo-palestinese è maledettamente complessa e vi sono torti e ragioni da tutte le parti. Vi è invece un certo immaginario collettivo, fatto di terzomondismo e sensi di colpa occidentali per i peccati del colonialismo, per il quale gli ebrei sono i cattivi perfetti: ovvero i ricchi che vessano i poveri, gli amici degli amerikani. La stessa nascita di Israele, per taluni, è il colpo di coda del colonialismo. Insomma, prendersela con loro ha la fascinazione del sentirsi progressista, pacifista, buono e superiore. Poi i risultati sono le scritte al Galoppatoio. Ricordiamoci sempre delle parole di Francisco Goya: il sonno della ragione genera mostri.
Paolo Bonafè – Segretario Comunale
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14 maggio 2024
Azione trae ispirazione dallo storico Partito d’Azione, da cui il nome deriva, individuando infatti i propri riferimenti ideali nelle tesi di Carlo Rosselli sul socialismo liberale, nel liberalismo sociale di Piero Gobetti e nel popolarismo di Don Luigi Sturzo.
Azione si prefigge di creare con Italia Viva un fronte riformista che abbia come centro valoriale la difesa della democrazia liberale in netto posizionamento anti-sovranista
I sovranisti e populisti sono cresciuti anche perché hanno saputo fare politica, mantenendo un dialogo e un confronto con la propria base.
Sono andati a prendersi i voti sul territorio, elaborando e presentando un nuovo, seppur assolutamente non condivisibile, pensiero politico.
Mentre Popolari, socialdemocratici, liberali e verdi sono rimasti a barcamenarsi tra incoerenza e impotenza.
Vecchi, polverosi, intimiditi e senza mai un guizzo. L’arrocco perpetuo ha finito per sottometterli a populisti e sovranisti.
Vediamo anche qui a Venezia che alle politiche di settembre 2022 chi ha voluto rappresentare il centro moderato, nello schieramento di destra, è stato schiacciato, tanto che a Venezia comune, Forza Italia e Noi Moderati, insieme non hanno preso i voti del Terzo Polo che si è assestato su un 8,4%
Con Italia Viva, vogliamo aprire il cantiere del Centro riformista già da marzo, invitando liberali, +Europa e i popolari del Pd, ma anche i moderati dell’altro schieramento, per dare a questo Paese un grande partito liberal democratico che sfondi alle europee
Ma bisogna andare «a prendere i voti, radicandosi sui territori e proponendo soluzioni concrete»
In questa ottica, già dopo il nostro congresso comunale di Azione di aprile 2022 abbiamo avviato fin da subito la costituzione di tavoli tematici quale luogo di elaborazione programmatica e di analisi dei temi caldi che interessano la città e la gronda lagunare.
E dopo che ad ottobre abbiamo creato il coordinamento di Azione e Italia Viva nel comune di Venezia ( formato da sei componenti di Azione: Bonafè Paolo, Cecilia Tonon, Mauro Memo, Anna Paola Klinger, Leda Costantini e Lorenzo Colovini e sei di Italia Viva: Donatella Schiuma, Franco Vianello Moro, Ruggero Moschetta, Teresa Dini, Elena Grimaldo e Chiara Grego); abbiamo focalizzato la nostra azione congiunta, come Terzo Polo su quattro di questi che sono :
Turismo – Coordinatori Anna Paola Klinger e Franco Vianello Moro;
Residenzialità – Coordinatori Elena Grimaldo e Leda Costantini;
Infrastrutture e mobilità – Coordinatori Donatella Schiuma e Paolo Bonafè
Degrado e sicurezza – Coordinatori Teresa Dini e Mauro Memo
Tutte problematiche cruciali per questo nostro territorio e la cronaca quotidiana lo dimostra
Oggi proprio il tema Degrado e sicurezza è quanto mai attuale vista la marcia dei comitati alla quale anche noi parteciperemo, senza esibizione del simbolo del Partito, nel rispetto della pluralità e delle richieste fatte dagli stessi comitati
Questo nostro lavoro ha prodotto un primo canovaccio di programma politico ed appunto per questo ci presentiamo oggi alla stampa e quindi alla cittadinanza e che a spot vi verrà poi presentato dai vari coordinatori
L’obiettivo è dapprima dare vita agli Stati generali ( partiremo dal tema turismo) per poi arrivare alla costituzione di un programma di governo per la città per i prossimi 20 anni e alla creazione con chi vorrà fare con noi questo nostro cammino, creando un governo (giunta) ombra ed alternativo a quello attuale che governerà fino al 2025 la città, che funga da pungolo e stimolo alla azione di governo.
Ribadisco, il nostro non è un approccio ideologico ma pragmatico e costruttivo, non vogliamo esprimere solo opposizione, ma anche collaborare qualora ritenessimo alcuni progetti utili per la città.
Non possiamo però non esprimere la nostra preoccupazione per un deficit di democrazia che caratterizza i processi partecipativi nella nostra città, la mancanza di una opposizione al governo della stessa, che dia voce al malcontento e allo sconforto che serpeggia fra i cittadini e le categorie economiche, che da anni non trovano risposte nell’Amministrazione.
Sono trent’anni che si vota contro qualcuno piuttosto che per qualcosa, destra contro sinistra, questo disamora i cittadini / elettori che vanno a votare senza convinzione, rimanendo poi scontenti della scelta compiuta ( altrimenti non si spiegherebbe la fluidità del voto a cui ci hanno abituato gli elettori negli ultimi 20 anni )
L’astensione del 60 % degli aventi diritto al voto è allarmante per una democrazia compiuta come la nostra
Ecco per questo è ancora più urgente la creazione di un centro riformista.
Entro settembre questo partito sarà costruito e correrà veloce. Con l’obiettivo di «arrivare al 20 per cento andandosi a prendere i voti, radicandosi sui territori e proponendo soluzioni concrete».
Noi ci crediamo e per questo siamo qui, donne ed uomini, provenienti da comunità politiche di origine, anche molto diverse tra loro, ma uniti ora dal senso di responsabilità per il Paese, desiderosi di creare una nuova comunità riformista, popolare e liberale. Vogliamo che Azione possa diventare punto di riferimento, spazio democratico di confronto e proposta che possa dar casa ai tanti cittadini che oggi hanno rinunciato a partecipare alla vita politica del Paese.
Paolo Bonafé