Azione Venezia interviene sullo stato di degrado crescente in alcune zone di Mestre, a partire dall’area dell’ex Telecom e del Teatro Momo, al centro di gravi episodi di violenza e di occupazioni abusive.
«Siamo vicini alle cittadine e ai cittadini che ogni giorno vivono nel disagio e nell’insicurezza – dichiarano Paolo Bonafè, segretario comunale di Azione, e Gennaro Marotta, delegato per Mestre e la terraferma –. Ciò che sta accadendo attorno all’ex Telecom è il risultato di anni di immobilismo e di mancanza di visione. Le grate divelte dopo poche ore, i presidi annunciati e mai attivati, gli interventi spot non bastano più. Serve una strategia urbana seria, fatta di prevenzione, rigenerazione e sicurezza costante».
Azione Venezia sostiene il presidio fisso delle forze dell’ordine come primo passo, ma lo ritiene insufficiente se non accompagnato da un progetto strutturale di recupero dell’area, da un’alleanza tra Comune, proprietà e forze sociali, e da servizi di prossimità reali.
«Non si può più aspettare. Il Comune ha il dovere di trasformare le parole in progetti concreti. Riqualificare non significa solo costruire alberghi o nuovi residenziali, ma restituire spazi pubblici vivi e sicuri alla collettività. Mestre ha bisogno di una politica che tenga insieme decoro, inclusione, legalità e rigenerazione urbana».
Azione Venezia ringrazia i cittadini e le realtà che in questi giorni stanno facendo sentire la loro voce con sit-in e proposte alternative. «Serve ascolto – concludono Bonafè e Marotta – ma serve anche una classe dirigente capace di agire con responsabilità. Se non ora, quando?»
Firmato:
Paolo Bonafè – Segretario comunale Azione Venezia
Gennaro Marotta – Delegato Azione per Mestre e Terraferma