Venezia, 9 luglio 2025 – Sul progetto del Bosco dello Sport si gioca una partita che merita serietà, visione e responsabilità. La recente presentazione di emendamenti da parte di Fratelli d’Italia alla delibera comunale in discussione ci dà lo spunto per chiarire il punto di vista di Azione, ispirato ai valori di concreto pragmatismo e visione strategica che ispira sempre la sua analisi.
Il progetto, finanziato in buona parte con fondi statali, prevede che la costruzione dello stadio sia interamente a carico del Comune di Venezia e sia quindi di sua proprietà. Proprio per questo, la proposta di ridurre a soli 20 anni la durata della concessione per la gestione dell’impianto potrebbe ostacolare seriamente la possibilità per qualunque operatore di pianificare investimenti a lungo termine, riducendo l’attrattività del bando e mettendo a rischio la sostenibilità economica della struttura. La gestione di uno stadio moderno richiede orizzonti temporali adeguati e certezze stabili per attrarre sponsor, eventi e sviluppo commerciale.
La proposta alternativa di Azione Venezia è chiara e realistica: introdurre una percentuale sugli incassi a favore del Comune, così da garantirgli un ritorno economico proporzionato all’andamento della struttura, senza comprimere la capacità gestionale dell’operatore. Un meccanismo trasparente, efficace e già applicato con successo in altre città.
Di complessa attuazione risulta poi la proposta di rendere “rimovibili” i marchi e i loghi delle società concessionarie. Chi conosce il mondo dello sport sa che il valore di uno stadio sta proprio nella sua identità e nella stabilità commerciale del brand. Richiedere la rimozione periodica di questi elementi vanificherebbe i contratti di sponsorizzazione, rendendo l’intero impianto poco appetibile per gli investitori privati e creando costi inutili.
Sui cosiddetti “spazi sociali”, infine, più che limitarsi a garantire qualche partita a società minori, è preferibile integrare in modo strutturato l’uso della struttura da parte della comunità, come già avviene con palestre e impianti comunali. Servono spazi accessibili, polifunzionali e gestiti in modo ordinato.
Il Bosco dello Sport deve diventare un vero motore di sviluppo sportivo, sociale ed economico per Mestre e per tutta l’area metropolitana. Serve una visione chiara e proposte concretamente attuabili.
Azione Venezia continuerà a sostenere un modello di gestione sostenibile, inclusivo e orientato ai risultati, nell’interesse di tutti i cittadini.
Paolo Bonafè, Segretario Comunale di Azione Venezia
Gennaro Marotta Vicesegretario con delega per Mestre – Azione Venezia