Ad Arezzo hanno costruito un idrogenodotto, che porta il gas alle aziende del locale distretto orafo: questa energia pulita, che non sottostà alle pesanti leggi di mercato, verrà utilizzata in modo sistematico dalle aziende. L’Amministrazione cittadina prevede, anche, di portare l’idrogeno nelle case, per sostituire il metano in cucina e fornire, attraverso “fuel cell”, sia elettricità che calore. L’ulteriore salto di qualità è rappresentato dalla “Fabbrica del Sole”, azienda in cui alcuni giovani hanno investito “solo” 800 mila euro (+ 400 mila ricevuti dalla Regione Toscana), che produrrà idrogeno pulito, ottenuto non dal metano, ma dall’energia solare. La “Fabbrica del Sole” sta anche perfezionando il “solar cooling”, procedimento che, ispirandosi ai principi delle pompe di calore, trasforma il caldo in freddo, utilizzando l’idrogeno.
Dopo l’esaurimento preannunciato dei combustibili fossili, scienza e tecnologia stanno elaborando velocemente nuovi sistemi di produzione di energia ecocompatibile. L’uso dell’ idrogeno nell’industria e nella vita quotidiana, comporta una importante novità anche per la nostra città: le industrie chimiche di Portomarghera, che producono idrogeno quale scarto delle loro produzioni, potrebbero fornire energia per uso civile è industriale. E’ davvero utopistico pensare ad un futuro che veda in Portomarghera un nuovo polo legato alla produzione di idrogeno e ad energie a basso impatto ambientale?
Paolo Bonafè
Presidente Laboratorio Venezia
www.laboratoriovenezia.it