Approvare in tempi rapidi il PUMS per evitare in futuro altri incidenti e per gestire al meglio i flussi turistici

Dopo quanto avvenuto lunedì 28/08/2023 sul Ponte della Libertà non possiamo più permetterci ritardi nella realizzazione del PUMS ( Piano della Mobilità Urbana Sostenibile)  che prevede dei collegamenti veloci tra la città d’acqua, le isole e la terraferma tramite dei terminal che sono: Il Terminal Aeroporto, Il Terminal del Montiron ( da realizzare),  Il Terminal di Fusina, Il Terminal di San Giuliano e Pili, Il Terminal di San Giobbe, Il Terminal di San Basilio (marittima) e il Terminal di Piazzale Roma. Quattro di questi sono da realizzare ex novo, mentre gli altri sono da potenziare, Quello che più interessa la città storica è quello di San Giuliano e Pili, e sarebbe stato quello che avrebbe permesso di decongestionare il ponte bloccato ( anzi non ci sarebbe stato il passaggio turistico sul ponte dei due turisti e quindi non ci sarebbe stato, per assurdo neppure l’incidente). Perché il progetto PUMS deve andare a braccetto con due altri interventi che riteniamo si debbano realizzare, Il primo è la creazione di una ZTL sul ponte dove possano passare solo residenti e autorizzati, come una qualsiasi ZTL, mentre tutto quello che è altro (turismo, merci etc ) deve passare tramite l’accesso ai due terminal di San Giuliano e Pili.  Altra azione da farsi, e non si capisce perché non sia stata fatta fino ad ora, in un balletto di scarica barile di competenze, è la creazione di due aperture di careggiate sul ponte, così da sopperire con sensi unici alternati o riduzione di careggiate i problemi di blocco di una corsia, appunto come successo lunedì. Di fatto le due aperture tra i jersey di cemento  che delimitano i due tratti di strada ci sono,  ma sono stati bloccati con dei guard-rail. Servono invece barriere mobili, che all’occorrenza possano essere aperte (pensiamo a cancelli scorrevoli od altro) e che normalmente restano chiuse. Per il partito del No che cerca di convincerci che i Terminal creerebbero nuove arterie di collegamento utilizzate da orde di turisti per venire a Venezia, ricordo che questo avviene già oggi, però tramite l’unica arteria che è il Ponte translagunare. Accessi diversificati, appunto specifici per turisti (se pensiamo alla predetta ZTL sul ponte), aiuterebbero una gestione efficiente dei flussi e una gestione semplificata del ticket di ingresso in città. Dopo i 14 incidenti da gennaio 2015 ad oggi, di cui alcuni mortali, dobbiamo dire basta ed impegnarci tutti, forze politiche e cittadini, ad operare per rendere il ponte sicuro e per superare il “cul de sac” di Piazzale Roma.

Paolo Bonafè – Segretario Comunale AZIONE VENEZIA

#ItaliaSulSerio                                                Venezia 30 agosto 2023