Perché dire si al porto off-shore

2023-04-11 Gazzettino perchè dico si al porto Off shore

Perché dire si al porto Offshore

Come ex manager di società di navigazione e già componente della commissione raccomandatari marittimi sono d’accordo con quanto affermato dal presidente di Assoagenti Michele Gallo oggi sul Gazzettino, perché la politica deve dare risposte, ad una comunità portuale come quella di Venezia, in tempi brevi, perché lo sviluppo dei traffici marittimi si trasforma rapidamente e non attende le lungaggini della burocrazia italiana e soprattutto non possiamo restare in scacco dei soliti soloni del no a prescindere, che purtroppo su Venezia imperversano .
L’economia indotta dai traffici marittimi è di più punti di Pil e lo sviluppo di questa grande area metropolitana è legato anche al suo Porto

Concordo, quindi, che la soluzione al gigantismo navale, che è il frutto dello sviluppo dell’ economia marittima, per Venezia sia il Voops ( Venice Offshore Port System), ovvero riprendere in mano il progetto dell’allora Presidente della Autorità Portuale Paolo Costa ed adattarlo alle nuove esigenze. Visto soprattutto che i fondi del PNRR sono una risorsa alla quale attingere ora o mai più.
Il Porto di Venezia non è soltanto navi da crociera, ma anche tanto altro. È il secondo porto per i container e tra i primi per le merci alla rinfusa . La soluzione Porto Marghera anche per le navi da crociera sta comportando un intasamento tra gli ingressi e le uscite in convoglio nel canale dei petroli e già col traffico odierno è complessa la organizzazione delle entrate ed uscite, soprattutto quando è in funzione il Mose.

Nato come investimento da 2 miliardi per portare le navi portacontainer fuori del porto commerciale, così da supplire al sempre maggiore tonnellaggio e ridurre i tempi di interscambio con i vari Feeder ( navi più piccole che verrebbero caricate rapidamente da grandi gru Paceco), ora può essere visto anche come lo sviluppo del porto crocieristico , visto che già navi da crociera hanno deciso di sostare in rada e portare i passeggeri in città
Il progetto, Costa, lo aveva completato in tutte le sue parti ed era quindi pronto per essere cantierato, poi è cambiato lui e i termini. Ora con il PNRR si può riprendere e spingere per una rapida realizzazione dello stesso

Paolo Bonafé LidoBE076D7F-B496-414A-997A-CE112082C528