TASSA D’INGRESSO, VEXATA QUAESTIO

card tassa imbarco
Pare proprio che la tassa d’ingresso, stante quanto riferisce l’assessore Zuin, non vedrà la luce nemmeno entro il 2023. Era stata sbandierata come la panacea di tutti i mali e invece si sta scontrando con ostacoli seri.
Lo diciamo chiaramente: che i turisti giornalieri contribuiscano con un obolo alla manutenzione della città al pari dei turisti pernottanti (che pagano la tassa di soggiorno) non è, in sé, un principio scorretto. Tuttavia, si scontra con tali e tanti problemi applicativi per la gestione delle esenzioni (che non possono non tenere come stella polare la minimizzazione dei disagi per gli abitanti residenti), con tali costi anche operativi che ci pare che il gioco non valga la candela.
Anche perché, se la sua finalità è quella, dichiarata, di fungere da deterrente, farà ben poco. Se fosse quella di fare cassa, il rapporto costi benefici sarebbe assai dubbio.
Ed in ogni caso l’istituto è vanificato ab origine dalla insensata esenzione per tutti i veneti, come abbiamo più volte sottolineato.
Aspettiamo dunque con un certo scetticismo che la Giunta, dopo aver analizzato le 210 osservazioni pervenute, ci faccia sapere cos’ha deciso. Ma tutto fa pensare che finirà in una bolla di sapone. E Venezia merita invece di meglio. Magari un progetto serio..
#ItaliaSulSerio
Paolo Bonafè, Donatella Schiuma, Franco Vianello Moro
Coordinamento Comunale Azione – Italia Viva
Cecilia Tonon
Gruppo Consiliare “Venezia è tua”