Lido: Informazione e partecipazione per contrastare la voglia di separazione

L’opinione pubblica assiste ciclicamente alla richiesta, avanzata da alcuni cittadini, di separazione del Lido da Venezia, proposta che decade automaticamente ogni volta per l’assenza di condizioni di fattibilità e di senso. Eppure questo segnale di malessere, che al di là della provocazione, non riesce a tradursi in una spinta progettuale, va colto come richiesta di maggiore attenzione e stimolo per sviluppare una riflessione collettiva, sullo stato dell’arte della progettazione che investe l’isola.
In questo momento il Lido è interessato da una pluralità di interventi, evidenziati dai numerosi cantieri aperti, e da una programmazione di lavori che dovrebbe finalmente garantire: la ultimazione del sistema fognario, il rifacimento delle rive dei canali e delle rive di sponda, la realizzazione della nuova Piazza Sant’Antonio e di piste ciclabili, la riqualificazione del borgo storico di Malamocco (anche se su questo intervento ci sono forti proteste da parte dei cittadini) e dell’Aeroporto Nicelli.
Gli investimenti futuri riguarderanno l’area non sanitaria dell’Ospedale al Mare, la costruzione del nuovo Palazzo del Cinema, ma anche la riqualificazione del Gran Viale e del Piazzale S. M.Elisabetta, con la realizzazione del nuovo terminal e una strutturazione della zona, quale qualificata porta di accesso all’isola.
Un nodo sicuramente cruciale è rappresentato dal sistema dei trasporti, sempre al centro di un dibattito anche aspro. Il servizio automobilistico, interno all’ isola, appare soddisfacente, sia per la qualità del servizio offerto che per il numero dei mezzi impiegati, è su Pellestrina che si devono integrare alcune corse, vi è però in corso il miglioramento del servizio per la corsa delle 4.10 con la sistemazione di due bus Menarini atta a garantire un maggior numero di posti a sedere. Per quanto concerne, invece, il settore navigazione, questo rappresenta l’ambito in cui si rileva la maggiore insoddisfazione da parte dei cittadini, che hanno aumentato, in termini qualitativi e quantitativi, la loro richiesta di mobilità. In questo settore sono già previsti importanti investimenti mirati ad una migliore organizzazione dei servizi: un progetto previsto nel Piano Industriale ACTV e già approvato dal CDA (ed avviato alla fase realizzativi) è quello della riorganizzazione del servizio da e per Venezia/Puntasabbioni (linea LN). E’ prevista la costruzione di 10 motobattelli foranei da 410 persone (dotati di impianti di condizionamento /riscaldamento), sei dei quali già in fase di gara, che andranno a sostituire le vecchie motonavi, ricalibrando il servizio e portandolo dalla frequenza dei trenta minuti, a quella dei 15 minuti, compensando la maggiore capacità delle motonavi con l’utilizzo di più motobattelli nelle ore di punta. Il Nuovo terminal permetterà inoltre di avere un approdo di sosta per i bis che si rendessero necessari nelle ore di punta. A tutto ciò si unisce la disposizione emanata su richiesta dell’Amministrazione Comunale di non far più pagare la Carta Venezia ai residenti e da ultimo l’approvazione di un emendamento al bilancio comunale per non far pagare il biglietto agli over 75 anni.
Se le trattative attualmente in corso tra Comune e Autorità Portuale andranno a buon fine, ACTV avrà la possibilità di far approdare a Santa Marta sia i MOTOBATTELLI che i FERRY BOAT provenienti dal Lido, così da creare in questa area una zona di interscambio acqua/ferro con il TRAM, realizzando l’obbiettivo di diminuire i tempi di percorrenza e di intensificare il servizio offerto. Unitamente a questi progetti vi è quello di potenziamento delle linee 1 e 82, soprattutto nel periodo estivo.
Personalmente auspicherei che l’Amministrazione Comunale assieme ad ACTV potesse prevedere dei collegamenti Hovercraft (mezzi veloci, insonorizzati ed ecologici, perché euro4) con Chioggia, Jesolo e tra Tessera ed Arsenale, oltre alla apertura di un collegamento Ferry Boat (solo merci e solo per alcune corse) tra Pellestrina e Chioggia (così come avevo spiegato nella specifica Tavola Rotonda organizzata sul tema e svoltasi lo scorso 24/6/2006 al Lido), ma questo a tuttoggi resta un mio sogno nel cassetto che penso potrà realizzarsi, però, in un prossimo futuro.
Da tutto quanto esposto, risulta che oggi il Lido sia un’area obiettivo su cui insiste una azione concreta di interventi e una dimensione progettuale fortemente orientata. Eppure, nel sentire comune, si percepisce ancora un senso di abbandono da parte dell’Amministrazione e delle Aziende pubbliche, che sfocia anche in queste richieste di separazione amministrativa dal resto della città, come possibile soluzione ai problemi avvertiti. Questo mette in luce la necessità di percorrere nuove strade nell’elaborazione ed attuazione delle politiche pubbliche: la finalità generale da perseguire deve essere quella di favorire l’attivazione di processi che facilitino “le forme del partecipare” dei cittadini alla vita della città; in grado di rinsaldare il rapporto cittadini-istituzioni, mediante un’azione innovativa che ponga effettivamente al centro i cittadini, non più considerati semplici utenti, destinatari di interventi, ma piuttosto attori dei processi. Tutto ciò si può realizzare attraverso: attività condivise di progettazione partecipata, il riconoscimento delle diverse risorse presenti nel territorio, la valorizzazione dei saperi e delle competenze.
Se è autentico il proposito di raccogliere quest’ultima sfida, auspico che questo processo sia attivabile da subito, attraverso l’apertura di un tavolo di partnership allargata, quale cabina di regia, garante della definizione di strategie condivise e di monitoraggio progettuale.

Cap. Paolo Bonafe’
Consigliere CDA ACTV – Venezia