La città solidale

Di fronte alla sfida della complessità che investe la società in cui viviamo il nostro compito è quello di garantire una nuova prospettiva ed un nuovo approccio nell’elaborazione ed attuazione delle politiche pubbliche, consapevoli che l’azione politica non possa mai essere disgiunta dalla responsabilità che comporta l’assunzione di scelte e decisioni, che riguardano da vicino ogni cittadino ed ogni persona che vive nel nostro territorio. Questo implica che non si possa pensare alle politiche sociali come a delle azioni volte ai cittadini più svantaggiati, scisse dalle altre azioni politiche che investono il territorio, ma dobbiamo pensare ad un nuovo modello strategico che svolga una unica coerente e concertata azione sulla città, capace di tenere insieme, facendo sinergia, la politica della residenza, dei trasporti, delle attività economico-produttive, dell’istruzione della cultura e del welfare.. Perché pensare ad una città sicura e solidale significa costruire una città urbanisticamente a misura d’uomo, significa fare una proposta culturale che riguarda valori e stili di vita, significa promuovere la cultura della legalità e della corresponsabilità. La finalità generale da perseguire deve essere quella di favorire l’attivazione di processi che facilitino “le forme del partecipare” dei cittadini alla vita della città, in grado di rinsaldare o rendere più armonioso il rapporto cittadini-istituzioni e dei cittadini fra loro. L’obiettivo è quello di garantire percorsi volti all’individuare insieme soluzioni ai problemi ed alle esigenze espresse dalle persone, attraverso attività condivise di progettazione partecipata, mediante il riconoscimento delle risorse presenti nei singoli, nelle famiglie e nelle comunità, la valorizzazione dei saperi e delle competenze, per favorire l’autodeterminazione, sentimenti di appartenenza e il senso della dimensione collettiva. Il nostro progetto, nello specifico, è improntato ad un nuovo modello di welfare, che di fronte alla carenza di risorse finanziare, vede le politiche sociali muoversi nello scenario cittadino con un’azione innovativa che pone effettivamente al centro i cittadini, non più considerati semplici utenti, destinatari di interventi, ma piuttosto attori dei processi di aiuto ed inclusione, perché ai problemi espressi da un tessuto sociale sia la stessa comunità, nelle sue diverse articolazioni, ad individuare le risposte.

Paolo Bonafe’
Partito Democratico – Venezia