Archivi categoria: Sanità e salute pubblica

Più attenzione all’igiene pubblica per debellare il fenomeno ratti a Venezia

Di fronte al fenomeno della proliferazione dei colombi e dei ratti sembra ci sia una presa d’atto da parte di una pluralità di soggetti,decisi a mettere in atto una gamma diversificata di azioni,indispensabili per affrontare un problema complesso causato da una pluralità di fattori. La preoccupazione nasce da un rischio sanitario: è confermato che la presenza di topi e colombi rappresenti il viatico alla trasmissione di malattie infettive pericolose per l’uomo. Questo si accompagna ad un allarme per il danno monumentale causato dal “guano” dei piccioni che, combinato con lo smog, crea una miscela che imbratta e corrode i marmi e le pietre dei monumenti e delle abitazioni. Se per i colombi l’Amministrazione Comunale sta intervenendo in modo sistemico,con risultati incoraggianti,il soprannumero dei topi rappresenta un problema secolare per Venezia. Le cause vanno rintracciate nella particolare conformazione della città, inserita nella laguna,nel suo sistema fognario,nel sistema di raccolta dei rifiuti,nella carente igiene urbana. A questi fenomeni non va escluso l’impatto dei milioni di turisti che affollano Venezia e che vanno educati ad un uso più rispettoso della città. La consuetudine di pubblici esercizi e di privati cittadini a depositare, in orario notturno,nelle calli e nelle fondamenta sacchi di immondizie, rappresenta una fonte di cibo per i topi e per gli altri animali randagi. Pertanto,unitamente all’impegno di VERITAS-VESTA,va sviluppata un’azione di responsabilizzazione nei confronti dei cittadini, affinché considerino che il mondo fuori della nostra porta di casa non è un altro mondo, ma quello più prossimo e la nostra qualità di vita dipende anche dai nostri piccoli gesti quotidiani.

Paolo Bonafè

Venezia e l’emergenza colombi

Voglio ringraziare il Sindaco CACCIARI e l’Assessore SALVADORI perché dimostrano finalmente coraggio nell’affermare che esiste una emergenza colombi a Venezia, non solo per quanto concerne la sporcizia e i danni che con i loro escrementi portano ai monumenti cittadini, ma anche per il pericolo sanitario, diretto ed indiretto, che comporta la loro presenza.
Infatti se da un lato lo strato di guano che ogni giorno ricopre la Piazza San Marco, unito alla umidità e alla nebbia veneziana, diviene ben presto un pericolo perché rende scivolosa la superficie (non poche sono state le cadute che hanno prodotto danni fisici e fratture), dall’altro esiste un pericolo indiretto non solo per la salute dei cittadini e dei turisti, ma anche degli animali domestici. Questo lo posso dire con cognizione di causa visto che ho subito la perdita di una amata cagnolina a causa della trasmissione di pidocchi da parte dei colombi. Grazie alla collaborazione dell’allora consigliere di quartiere Pezzoli, nel lontano dicembre 2000, come consigliere comunale, presentai una dettagliata interrogazione all’allora assessore all’Ambiente Cacciari (Paolo) dove facevo presente che esistono degli studi nei quali vengono messe in correlazione alcune malattie che colpiscono l'uomo e gli animali domestici, con i colombi e che voglio ricordare:
ISTOPLASMOSI: causata da funghi microscopici, che attaccano l'apparato respiratorio, provocando polmoniti;
CANDIDIASI: altro fungo che causa infezioni intestinali ed irritazioni agli organi riproduttivi delle donne;
CRIPTOCOCCOSI: anche in questo caso con danni all'apparato respiratorio, fino alla paralisi; ENCEFALITE DI SAINT LOUIS: Virus che provoca infiammazione al cervello, molto pericolosa per le persone anziane;
SALMONELLOSI: batteri che attaccano l'apparato intestinale;
PSITTACOSI: virus simile a quelli dell'influenza, che nei casi più seri degenera in polmonite;
PARASSITI ESTERNI: in prevalenza acari che proliferano tra le piume degli uccelli e provocano reazioni allergiche nell'uomo;
CLAMIDIA: che secondo un'equipe di scienziati dell'Università di Filadelfia, potrebbe essere messa in relazione con il morbo di Alzhaimer.

Tutte malattie che possono essere trasmesse, oltre che per contatto diretto, anche attraverso le feci dei volatili o tramite le polveri del "guano" essiccato, che si diffondono nell'aria
A questa interrogazione l’assessorato diede una risposta ambigua, non smentendo quanto enunciato, cercando però di sminuire il reale pericolo. I veneziani che hanno davanzali o terrazze possono constatare con mano la sporcizia che questi animali producono e le erosioni e corrosioni che subisce la pietra di rivestimento dei palazzi e delle balconate e quindi se si vuol parlare di decoro la prima azione da farsi è proprio quella evitare che il patrimonio artistico ed architettonico di questa città venga imbrattato dai rifiuti organici dei colombi e che porta l'Amministrazione nel tempo ad impiegare ingenti somme per il restauro delle opere d'arte e dei palazzi, il tutto coniugando le giuste istanze dei movimenti animalisti ed ambientalisti con il rispetto del diritto primario del cittadino che è la salvaguardia del suo diritto alla salute.

Per fare questo non serve eliminare tutti i colombi ma bisogna cercare di limitarne la riproduzione puntando su l’uso di mangimi particolari che ne riducano la “fertilità”, avviando una rigorosa politica di controllo che preveda ammende salate per quei cittadini e turisti che alimentano questi animali non rispettando le leggi e i regolamenti, così da intervenire nel processo biologico naturale, avviando però nel contempo una eliminazione degli animali che risultano malati perché sono proprio quelli i più pericolosi per i suddetti processi di trasmissione delle malattie. Il compito è chiaramente arduo ma se l’Amministrazione decide di intervenire con decisione e non come ha fatto la precedente, allora nel giro di alcuni anni questo problema potrà essere condotto a dimensioni fisiologiche e soprattutto gli stessi animali saranno più sani e quindi più belli, nella cornice della nostra piazza, che è il salotto più bello del mondo.

Paolo Bonafe’
Presidente Laboratorio Venezia