“IL PIANO REGIONALE DEL CREDITO È UNA MISURA UTILE PER IL VENETO MA INADEGUATA PER PORTO MARGHERA”

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Venezia, 16 luglio 2025

Nel suo insieme il sistema produttivo veneto trarrà sicuramente beneficio dal nuovo Piano regionale del Credito presentato ieri dall’Assessore allo Sviluppo economico Roberto Marcato, un’iniziativa significativa che prevede 344 milioni di euro a sostegno del sistema produttivo regionale, con l’obiettivo di attivare fino a 1,7 miliardi di investimenti.

Tuttavia, come Azione Venezia, non possiamo che stigmatizzare la scarsa attenzione dedicata alla Zona Logistica Semplificata (ZLS) di Porto Marghera e Rovigo, a cui è riservata una quota marginale dei fondi stanziati del Piano (14 milioni, pari a solo il 4% del totale), del tutto insufficiente ai fabbisogni di finanza agevolata indispensabile per far decollare questa iniziativa.

Una dotazione minimale che non possiamo accettare, visto il ruolo strategico che Porto Marghera ha storicamente ricoperto – e potrebbe ancora ricoprire – come polo manifatturiero, logistico ed energetico di rilievo nazionale.

Sottolineiamo con preoccupazione che negli ultimi anni la marginalizzazione di Venezia nei principali piani regionali di sviluppo economico e industriale ha generato un impoverimento della struttura produttiva locale, con ripercussioni evidenti anche sul piano occupazionale.

Per questo motivo chiediamo alla Regione Veneto:

  • di aumentare significativamente la dotazione di risorse destinata dal Piano del Credito alla ZLS di Porto Marghera e Rovigo, al fine di incentivare le imprese a sfruttare appieno le potenzialità insite in questo status speciale.
  • di avviare un tavolo specifico per Porto Marghera, che coinvolga istituzioni, imprese, università e associazioni di categoria, al fine di costruire una strategia mirata per la rigenerazione industriale, l’attrazione di investimenti e l’accesso al credito agevolato

Infine, condividiamo la denuncia di CGIA Mestre sui contraccolpi della scomparsa di istituti bancari radicati nel Veneto di dimensioni medio-grandi, in grado di dialogare direttamente con il tessuto produttivo locale, adottando lo stesso approccio pragmatico e non burocratico. A Venezia questo si avverte ancora di più, con micro e piccole imprese che faticano ad accedere al credito tradizionale, mentre i nuovi strumenti di finanza innovativa restano per esse spesso inaccessibili.

Come Azione Venezia, ribadiamo che una strategia economica per la città non può prescindere dal rilancio produttivo. È il momento di tornare a considerare Porto Marghera non solo come una sfida ambientale e urbanistica, ma come un’opportunità concreta per costruire lavoro, innovazione e crescita. E il credito agevolato, se ben indirizzato, può e deve essere uno degli strumenti chiave.

Paolo Bonafé - Segretario Comunale Azione Venezia

Paolo DiPrima - Delegato alle Finanze ed Enti Partecipati – Azione Venezia